fbpx Togliamo i ceppi al riso d'oro | Scienza in rete

Togliamo i ceppi al riso d'oro

Primary tabs

Read time: 3 mins
Nei paesi in via di sviluppo il riso è un alimento fondamentale per più di due miliardi di persone.

Pur essendo una fonte eccellente di calorie, il riso non fornisce però alcuna forma di vitamina A; la conseguenza è la diffusione di una condizione di deficit vitaminico nelle fasce più povere delle popolazioni ad alto consumo di riso, che a causa del reddito ridotto non possono avere accesso a una dieta diversificata. A partire dai primi anni novanta si è sviluppato il concetto di bioarricchimento, ossia della possibilità di utilizzare tecniche genetiche per migliorare il contenuto in micronutrienti dei principali prodotti agricoli.

Il Golden Rice, con l'accumulo nei grani di un precursore della vitamina A (il beta-carotene), è il primo esempio di bioarricchimento reso possibile e ottenuto grazie a tecniche di ingegneria genetica. I progressi compiuti dopo i primi risultati sperimentali (Ye 2000) hanno portato alla produzione di un riso transgenico che può fornire beta-carotene in quantità anche superiori a quelle necessarie per prevenire una carenza di vitamina A associata a una dieta standard (Paine 2005). Nell'ambito di un progetto umanitario il Golden Rice ha superato una serie di difficoltà burocratiche legate ai diritti di proprietà intellettuale e verrà messo a disposizione per l'agricoltura di sussistenza nei paesi in via di sviluppo. Gli agricoltori, che riceveranno il riso gratuitamente, potranno usare parte del raccolto per la semina successiva; potranno inoltre continuare a utilizzare i loro metodi di coltivazione tradizionali, senza la necessità di introdurre nuove tecniche agronomiche. Secondo i risultati di studi ex ante, l'uso del Golden Rice potrebbe avere un impatto notevole in termini di salute pubblica (Stein 2006) e benefici economici (Anderson 2005).

Il sistema normativo estremamente rigido che deriva dal principio di massima precauzione, adottato a livello mondiale nei confronti degli organismi geneticamente modificati (OGM), ritarda però da dieci anni l'impiego del Golden Rice; può quindi essere considerato responsabile di circa 40.000 morti evitabili per anno nella sola India e di almeno 100.000 nei paesi asiatici (Potrykus 2008). Altre carenze importanti di micronutrienti riguardano il ferro, lo zinco e gli aminoacidi essenziali. Questa sfida è stata raccolta fin dalla metà degli anni novanta (Lucca 2001), ma ci si attende uno sviluppo decisivo entro i prossimi cinque anni grazie all'iniziativa Grand Challenges in Global Health della Melinda & Bill Gates Foundation. I finanziamenti devoluti dalla fondazione hanno permesso l'organizzazione di gruppi di ricerca internazionali su progetti mirati allo sviluppo di riso, manioca, sorgo e banane ad alto contenuto di vitamina A, ferro, zinco e aminoacidi essenziali. Di nuovo la regolamentazione sugli OGM, non scientificamente giustificata (Miller 2008), ostacolerà l'uso dei prodotti di questi gruppi per almeno un decennio, causando molte altre morti evitabili (Potrykus 2008).

Dato che il pedaggio dovuto alla carenza di micronutrienti è di circa 24.000 vite al giorno, la nostra società deve assumersi la responsabilità di prevenire queste morti evitabili richiedendo una modifica dell'attuale normativa OGM, con il passaggio da una regolamentazione estremamente precauzionale della tecnologia fondata su basi ideologiche a una regolamentazione dei tratti genetici fondata su basi scientifiche. Nella comunità scientifica c'è consenso sul fatto che le biotecnologie usate per produrre OGM siano «come minimo altrettanto sicure di qualsiasi altra tecnica utilizzata in agricoltura» (Potrykus 2008); in generale i rischi potenziali, se esistono, sono correlati ai tratti genetici e non alle tecniche usate per generarli. Un cambiamento della regolamentazione è essenziale anche perché le norme vigenti rendono praticamente impossibile l'utilizzo di queste tecnologie per lo sviluppo di qualsiasi prodotto da parte del settore pubblico (#ggg# Figura | Coltivazioni biotech in Europa dal 2005 al 2008).

Ye et al. Science 287: 2000.
Stein A et al. Nature Biotechnology 24; 2006.
Anderson K et al. Journal of Economic Integration 20; 2005.
Potrykus I. Bertebos Conference. Setember 2008. (scarica il pdf).
Lucca et al. Theor Appl Genetics 102: 2001.
Miller H. Bertebos Conference. Setember 2008. (scarica il pdf).
Potrykus I. Biofortification, a cost-effective intervention for micro-nutrient deficiency.4th World Conference "Food and Water for Life". Setember 2008.

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Abbiamo diritto alla pace

Il diritto internazionale umanitario nei conflitti armati nasce ufficialmente nel 1864. Il giurista Lorenzo Gagliardi sostiene che la scienza giuridica è una disciplina che elabora il diritto in modo tale che l’interpretazione delle norme sia compiuta attraverso procedure logiche verificabili in ogni passaggio. Tutt'oggi, però, nessuna scienza sfugge a questa definizione più di quella del diritto umanitario.

In copertina: Minerva protegge la Pace da Marte, Rubens (1629). Crediti: Wikimedia Commons

Il 20 luglio 2023, il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha pubblicato il documento Una nuova agenda per la pace, che sollecitava gli Stati membri a lavorare per «Raggiungere l’universalità dei trattati che vietano le armi inumane e indiscriminate».

Vox clamantis in deserto: di lì a pochi mesi sarebbe giunta l'ennesima conferma che nel terzo millennio le guerre ancora spingono la loro crudeltà ben oltre il raggiungimento degli obiettivi militari, come hanno sempre fatto fin dal passato più remoto.