fbpx Webinar OK!CLIMA: Quale economia per la transizione ecologica? | Scienza in rete

Quale economia per la transizione ecologica?

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La crisi climatica non rappresenta soltanto una sfida tecnologica. Per accelerare l’abbandono delle fonti energetiche fossili e assicurare una transizione socialmente equa sono indispensabili anche adeguate politiche economiche e fiscali. I cambiamenti climatici sollecitano il pensiero economico a ripensare il ruolo dello Stato, del mercato e della finanza. Venerdì 17 settembre alle 18 partecipa al terzo webinar di All4Climate dedicato a “Quale economia per la transizione ecologica”, promosso da Climate Media Center Italia nell’ambito del progetto OK!Clima, insieme a MM e Scienzainrete.

Partecipano:

- Andrea Roventini (Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa)
- Daniela Palma (ENEA)
- Antonio Massarutto (Università di Udine)

Con la moderazione di Jacopo Mengarelli (Scienza in rete)


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Dimostrazione cottura preistorica

Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.