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Il Kit del giornalista

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Comprendere il funzionamento dei meccanismi che regolano l'università italiana non è impresa facile, tanto che a volte alcune sottigliezze sfuggono anche a chi nell'università ci lavora. Ciò è dovuto al fatto che, nel tempo, si sono succedute diverse leggi e regolamenti: in particolare negli ultimi 15 anni l'università ha subìto una vera e propria overdose di riforme, in genere rimaste incompiute, che si sono stratificate una sull'altra. Di conseguenza capita abbastanza spesso di leggere resoconti giornalistici contenenti imprecisioni le quali, sovente, rendono la situazione ancora più confusa di quanto già sia.

Abbiamo pertanto ritenuto utile allestire questo kit del giornalista, ovvero una sorta di cassetta degli attrezzi pensata per tutti quelli che oggi scrivono e parlano di università, ma che forse non l’hanno mai conosciuta a fondo dall'interno (se non come utenti).

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Dimostrazione cottura preistorica

Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.