fbpx Disarmo nucleare: una conversazione con Pirous Fateh-Moghadam | Scienza in rete

Disarmo nucleare: una conversazione con Pirous Fateh-Moghadam

Primary tabs

Tempo di lettura: 2 mins
--

L'Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE) ha scritto una lettera aperta indirizzata al Governo dove chiede che l'Italia aderisca al Trattato per la proibizione delle armi nucleari, che rende illegale il possesso e la produzione di armi nucleari ma non solo. In questa conversazione facciamo il punto della situazione sul disarmo nucleare, parliamo dell'impegno di AIE per questo e parliamo di come Pirous Fateh-Moghadam si sia necessariamente avvicinato a questi temi. Pirous Fateh-Moghadam coordina il gruppo di lavoro per la pace dell'AIE e lavora per il Dipartimento per la prevenzione dell'APSS della Provincia Autonoma di Trento.

Qui la lettera aperta, che si può firmare.

Qui la pagina del sito dell'International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) in cui è riportato cosa succederebbe se sganciassimo una bomba nucleare.

 

Libri citati

Stephen Jay Gould, Intelligenza e pregiudizio, Contro i fondamenti scientifici del razzismo, Il Saggiatore, 2008

Keiji Nakazawa, Gen di Hiroshima, Hikari 2014

John Hershey, Hiroshima, Skira, 2015

Günther Anders, L'uomo è antiquato. Considerazioni sull'anima nell'epoca della seconda rivoluzione industriale (Vol. 1 - contiene il saggio sulla bomba atomica), Bollati Boringhieri, 2007

Günther Anders, L'ultima vittima di Hiroshima. Il carteggio con Claude Eatherly, il pilota della bomba atomica. Mimesis 2016 (prefazione di Bertrand Russell)

Robert Jungk, Gli apprendisti stregoni. Dilemmi e contraddizioni degli scienziati nucleari, Pgreco, 2016

Friedrich Dürrenmatt, I fisici, Einaudi, 1997

Leonardo Sciascia, La scomparsa di Majorana, Adelphi, 2004

 
Intervista, musica e montaggio: Jacopo Mengarelli. Crediti audio bomba: Taira Komori

Iscriviti alla newsletter

Le notizie di scienza della settimana

 

No spam, potrai cancellare la tua iscrizione in qualsiasi momento con un click.

 

prossimo articolo

Mappare il connettoma del cervello: una fatica inutile?

La pubblicazione sulla rivista Science della prima mappa completa delle connessioni di un cervello complesso lascia riemergere un decennale dibattito sull'utilità dello studio dei connettomi per la reale comprensione delle funzioni cerebrali. La questione è: una mappa dettagliata della struttura del cervello è necessaria (o addirittura sufficiente) per il progresso delle neuroscienze?

Nell'immagine, la ricostruzione di tracciati di neuroni e sinapsi in una porzione di retina di topo, ottenuta sulla piattaforma EyeWire, un gioco online in cui gli utenti possono mappare i percorsi dei neuroni da immagini reali di microscopia elettronica. Crediti: Alex Norton per EyeWire

«Se vogliamo capire chi siamo e come pensiamo, in parte significa capire i meccanismi del pensiero, e la chiave per farlo è sapere come i neuroni si connettono l’uno con l’altro» così commenta Joshua T. Vogelstein, ingegnere biomedico e uno degli autori dell’articolo pubblicato il 10 marzo sulla rivista Science che illustra la prima mappa completa dell’intero cervello di una larva di Drosophila melanogaster, il comune moscerino della frutta.