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Dalla intelligenza artificiale agli impianti nel cervello: intervista sul futuro a Roberto Poli

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Con Roberto Poli, "futurista" e professore ordinario di Logica e Filosofia della Scienza all’Università di Trento dove insegna Previsione sociale ed Epistemologia delle scienze sociali, abbiamo discusso dell'impatto dell'intelligenza artificiale e di altre tecnologie emergenti sulla società, il lavoro e l'essere umano. Per massimizzare i benefici e ridurre i rischi dovremo essere capaci di immaginare, sostiene Poli, i potenziali impatti delle tecnologie emergenti anticipandone i cambiamenti per preparare un futuro desiderabile. Roberto Poli parteciperà martedì 27 febbraio, alle ore 18:30, al live con Barbara Gallavotti “Dall’Intelligenza Artificiale agli impianti nel cervello: l’essere umano non sarà più solo biologico?”, al Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Qui il programma.

Materiali citati

OpenAI CEO Sam Altman on the Future of AI

Elon Musk brain chip @clipmind

Driverless car vandalized, set ablaze in San Francisco | REUTERS

The first AI Concert of World Orchestra under the baton of Maestro Sergey Smbatyan , WCIT 2019

 

Sigla: Jacopo Mengarelli

 


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parità di genere

Invece di polemiche ideologiche, ogni tanto fa bene dare un’occhiata ai numeri. Ogni giorno 800 donne muoiono durante il parto, altre 200 non possono prendere decisioni sulla propria salute né dire di no ai rapporti sessuali con il partner e quasi una donna su dieci al mondo non può scegliere se usare o meno metodi contraccettivi. Sono solo alcuni dei dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione uscito da poco. Che mostra che in alcuni campi non si sono fatti progressi o addirittura si è regrediti.

Oggi nel mondo quasi una donna su dieci non può scegliere se usare o meno metodi contraccettivi. Ogni giorno 800 donne muoiono durante il parto, altre 200 non possono prendere decisioni sulla propria salute né dire di no ai rapporti sessuali con il marito o il partner. Su un altro fronte, l’omofobia costa al mondo 126 miliardi di dollari all’anno, mentre il miglioramento delle condizioni legali per le persone LGBTQIA+ è associato a un aumento di 2.000 dollari del PIL pro capite.