fbpx Cervelli asimmetrici e divisi | Scienza in rete

Cervelli asimmetrici e divisi

Primary tabs

Tempo di lettura: 1 min

Con Giorgio Vallortigara, professore ordinario di Neuroscienze e direttore vicario del Center for Mind/Brain Sciences (CiMeC) dell’Università di Trento abbiamo parlato di biologia e del comportamento delle asimmetrie del cervello. L’a simmetria del cervello e del comportamento (lateralizzazione) è stata tradizionalmente considerata caratteristica esclusiva degli esseri umani.

Tuttavia, gli studi hanno mostrato che questo fenomeno è ampiamente diffuso nel regno dei vertebrati ed è riscontrabile persino in alcune specie invertebrate. Facendo il punto delle ricerche degli ultimi 20 anni, l’'evento propone la lateralizzazione secondo le prospettive –di funzione, evoluzione, sviluppo e causalità, –analizzando un’'ampia quantità di specie animali, uomo incluso. A partire dalle più antiche origini, dai pesci e dai rettili fino agli uccelli e ai mammiferi, si discute dei vantaggi di avere un “cervello diviso” e dell’'influenza dell’'esperienza nel suo sviluppo. Un incontro affascinante, destinato a tutti coloro che sono interessati alla biologia e incuriositi dai meccanismi che regolano lanostra mente.


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

ToMove: le strade di Torino diventano un laboratorio della mobilità

Immagine della navetta a guida autonoma del progetto ToMove di Torino

Il progetto ToMove è un'iniziativa strategica della Città di Torino, finanziata nell'ambito del programma nazionale "MaaS for Italy". Concepito come un Living Lab, ToMove mira a co-sviluppare e testare soluzioni avanzate di mobilità che utilizzano tecnologie di guida cooperativa, autonoma e connessa. L'approccio di Torino privilegia la sperimentazione in condizioni reali e il coinvolgimento diretto di cittadini, imprese ed enti di ricerca. I tre dimostratori principali sono una navetta a guida autonoma, un Digital Twin della mobilità urbana e piccoli robot utilizzabili per le consegne a domicilio. Crediti immagine: Torinocitylab.it

Grazie al progetto ToMove a Torino, in piena città, su un normale circuito viario aperto anche al traffico privato, che si snoda attorno al Campus Einaudi e all'ospedale adiacente, da ottobre circola una navetta sperimentale a guida autonoma: i cittadini possono salire come su un qualsiasi mezzo pubblico (con la differenza che qui il servizio è su prenotazione e gratuito) e viaggiare lungo le cinque fermate coperte dal mezzo, basta prenotare sull’apposita app Wetaxi.