Continua l'epopea degli istituti di ricerca indipendenti in Italia, che lottano per la sopravvivenza in un'epoca di tagli e scarsità di risorse. Ora è la volta dell'EBRI, l' European Brain Research Institute fondato da Rita Levi Montalcini e ospitato a Roma dalla Fondazione Santa Lucia. L'accordo prevedeva che l'istituto avrebbe dovuto provvedere solo al pagamento delle spese, il cui carico si aggira intorno ai 500.000 euro l'anno. Per i ritardi nei pagamenti la fondazione aveva deciso di sospendere la fornitura di anidride carbonica, aria compressa ed elettricità, ma il tribunale è intervenuto chiedendo che si trovi un accordo prima della seduta del 23 settembre. In caso contrario la regione Piemonte e l'Università di Torino hanno già offerto ospitalità all'istituto.
Per il momento salvo anche l'EBRI
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La migrazione sanitaria in Italia, spiegata bene

Periodicamente la mobilità sanitaria, cioè il trasferimento delle persone dalla propria Regione a un’altra per ricevere le cure di cui hanno bisogno approda sui media con toni apocalittici. Ma di che cosa parliamo? E quali sono gli aspetti davvero problematici capaci di generare costi ingiustificati e diseguaglianze?
Il fenomeno della migrazione sanitaria definisce lo spostamento di cittadini da una Regione all’altra per ricevere assistenza. Il termine tecnico che la definisce è però mobilità sanitaria. Probabilmente il termine migrazione trova largo uso perché giornalisticamente più accattivante e perché caratterizza meglio la componente più significativa dei flussi di mobilità: lo spostamento massiccio di pazienti dal Sud al Nord.