Silvio Garattini
ha tenuto questa mattina il suo intervento come da programma durante l'ultimo
giorno del Festival della mente di Sarzana. Il pubblico ha riempito fino
all'ultimo posto disponibile la Sala Canale Lunense per ascoltare il Direttore dell'istituto Mario Negri, nonostante le contestazioni di gruppi di animalisti che anche oggi hanno
cercato di ostacolare e boicottare la partecipazione di Garattini, accusandolo
di "inciviltà" dopo le provocazioni delle ultime settimane
(continuate fino a ieri, alla Festa del Libro di Montereggio).
Silvio Garattini, supportato da un lungo applauso del pubblico, non ha risposto tuttavia alla contestazione in sala, se non aspettando di poter
prendere la parola sul tema dell'invecchiamento cerebrale e dello stato
dell'arte degli studi sull'Alzheimer, un "termine generale che comprende
in realtà diverse malattie".
Garattini, in
particolare, ha descritto gli esperimenti grazie ai quali riusciamo a conoscere
meglio la malattia, anche attraverso l'uso degli animali in ricerca
(incrociando il DNA di topo nel ceppo dell'Alzheimer, per esempio) e i fattori
responsabili della perdita di memoria nei pazienti affetti da questa patologia,
come gli oligomeri.
Per contrastare l'evoluzione della malattia, i possibili interventi pratici
sono una dieta varia e moderata, attività fisica e cercare di stimolare
l'attività intellettuale con la curiosità e soprattutto, con l'interazione
sociale e la creatività. Silvio Garattini ha sottolineato che proprio
quest'ultima è un"atteggiamento della mente che non accetta il vecchio, ma
affronta il nuovo senza convinzioni precostituite".
Prima di rispondere alle domande del pubblico in sala, Garattini ha indicato
tre riferimenti da seguire: "Prevedere i
bisogni futuri, fare politica di prevenzione e promuovere la ricerca".
