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Guido Tabellini fra i saggi nominati per le riforme

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Fra i 35 saggi che collaboreranno con il Parlamento per la riforma della Carta Costituzionale compaiono anche nomi legati al mondo dell’Università e dell’istruzione, tra cui Guido Tabellini, ex rettore della Università Bocconi e membro del Gruppo 2003 per la Ricerca.

Laureato in economia, Tabellini ha conseguito il dottorato di ricerca alla U.C.L.A. negli Stati Uniti, per poi diventare professore di ruolo alla Standford University. Ritornato in Italia a fine anni ’80, è stato professore ordinario di Economia Politica presso l’Università di Cagliari e Brescia, e all’Università Bocconi dal 1994 dove ha ricoperto il ruolo di rettore dal 2008 al 2012. Autore di decine di monografie e pubblicazioni scientifiche, Guido Tabellini è diventato uno degli economisti italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale per il suo lavoro nel campo della politica economica e dell’analisi del rapporto tra istituzioni politiche e sviluppo economico.

Tra gli esperti che dovranno suggerire proposte per le nuove norme costituzionali che provengono dalle Università Italiane ci sono anche Nadia Urbinati, Michele Ainis, Lorenza Carlassare.

Questa la lista dei saggi ricevuti dal Presidente Napolitano il 5 giugno 2013: 

Michele Ainis – Università Roma 3
Augusto Barbera – Università di Bologna
Beniamino Caravita di Toritto – Università la Sapienza Roma
Lorenza Carlassare – Università di Padova
Elisabetta Catelani – Università di Pisa
Stefano Ceccanti – Università Roma 3
Ginevra Cerrina Feroni – Università di Firenze
Enzo Cheli – Presidente Emerito Corte Costituzionale
Mario Chiti – Università di Firenze
Pietro Ciarlo – Università di Cagliari
Francesco Clementi – Università di Perugia
Francesco D’Onofrio – Università La Sapienza Roma
Giuseppe de Vergottini – Università di Bologna
Giuseppe Di Federico – Università di Bologna
Mario Dogliani – Università di Torino
Giandomenico Falcon – Università di Trento
Franco Frattini – Presidente Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale
Maria Cristina Grisolia – Università di Firenze
Massimo Luciani – Università La Sapienza Roma
Stefano Mannoni – Università di Firenze
Cesare Mirabelli - Presidente Emerito Corte Costituzionale
Anna Moscarini – Università della Tuscia
Ida Nicotra – Università di Catania
Marco Olivetti – Università di Foggia
Valerio Onida - Presidente Emerito Corte Costituzionale
Angelo Panebianco – Università di Bologna
Giovanni Pitruzzella – Università di Palermo
Anna Maria Poggi – Università di Torino
Carmela Salazar –Università di Reggio Calabria
Guido Tabellini – Università Bocconi di Milano
Nadia Urbinati – Columbia University
Luciano Vandelli – Università di Bologna

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Politica economica

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parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.