fbpx Paulo Lima su Rio+20 | Page 3 | Scienza in rete

Paulo Lima su Rio+20

Read time: 2 mins

Il 12 maggio si è tenuto presso l'Università di Bressanone un seminario dedicato alla Conferenza Rio+20 che si svolgerà dal 16 al 22 giugno a Rio de Janeiro. All'incontro intitolato “Rio+20: lentius, profondius, suavius” e organizzato dalla Fondazione Alexander Langer, sono intervenute persone che avevano partecipato al Global Forum di Rio 1992 e che hanno visto evolvere con occhi interessati la politica ambientale negli ultimi venti anni.

Nel corso del seminario è intervenuto anche Paulo Pereira Lima, giornalista brasiliano che ha fatto dei ragazzi l'obiettivo del suo lavoro. Direttore della rivista Viraçao a una nostra domanda sul ruolo attivo della cittadinanza ai lavori di Rio+20 ha risposto così: “È un cambiamento epocale dovuto anche al ruolo di Internet nel mobilitare le persone. E i giovani si sono appropriati di queste nuove tecnologie della comunicazione dell'informazione. Sono loro che stanno promuovendo un nuovo modo di mobilitarsi in vista di Rio+20 per fare pressing sui politici.

Il lavoro fatto da Lima è proprio questo: permettere ai giovani di avere spazio dove prima non avevano voce in capitolo. In vista della conferenza sta cercando di creare un'agenzia di stampa fatta solo da giovani che segua in loco Rio+20 e che dia il suo punto di vista su temi che li riguardano in prima persona. Tutti i suoi sforzi sono rivolti a questo, dare voce alle persone che vivranno poi sulla loro pelle le conseguenze delle politiche ambientali che si decideranno durante il summit mondiale.

Autori: 
Sezioni: 
Dossier: 
Indice: 
Eventi

prossimo articolo

Le auto elettriche sono inevitabili, per fortuna

posteggio auto elettrica

La modifica del divieto europeo di vendita dal 2035 di auto termiche ci dà l'opportunità di guardare ai dati degli ultimi anni e capire che la transizione verso l'auto elettrica è ormai ineluttabile. Costa sempre meno, aumentano i punti di ricarica e se ne producono sempre di più. Ora le case automobilistiche europee dovranno ridurre le emissioni allo scarico del 90% e non più del 100%: ma, anche se un quota potrà essere coperta da e-fuel, biocarburanti e acciaio a più basse emissioni, il grosso dovrà necessariamente provenire dall'elettrico.

Immagine: Pixabay

L’obbligo europeo di non vendere più auto a combustione interna dal 2035 in poi è stato modificato. Sia chiaro, secondo la vecchia indicazione, dal 2035 in poi si sarebbe comunque potuto circolare ancora con auto a benzina: lo stop era previsto solo per la vendita. Proprio per rendere graduale il passaggio. Ora non più.