fbpx “Bruchi, scarafi, pidocchi” E altre meravigliose bestiole | Scienza in rete

“Bruchi, scarafi, pidocchi” E altre meravigliose bestiole

Primary tabs

Tempo di lettura: 1 min

“Bruchi, scarafi, pidocchi” è un libro che racconta del formicolante mondo delle brutte bestiole. E’ perfetto per bambini che si divertono a costruire case per lumache e a catturare “ragnosi” ragni! E’ un viaggio esilerante alla scoperta degli aspetti più insoliti e raccapriccianti di insetti, vermi e ragni.
Nel primo capitolo viene introdotto il concetto di classificazione degli esseri viventi in specie, generi e famiglie e così fino alle classi. Per ogni classe  trattata vengono indicati i caratteri morfologici utilizzati per la classificazione. Nei capitoli successivi sono presentate le diverse bestiole singolarmente. Tra la descrizione di una specie e l’altra il piccolo lettore viene interrogato su numeri e abitudini dell’animale in esame attraverso domande a risposta multipla. Originale la sezione in cui il bambino è stimolato ad entrare in azione per fare amicizia con la bestiola di turno; per esempio gli viene spiegato come incantare un lombrico o come capire se un onisco è un animale furbo o come imparare a mangiare come un insetto!
Il libro termina con una lezione ambientalista rivolta agli uomini, unici animali capaci di distruggere intenzionalmente il proprio ambiente.
Un libro di scienza o meglio di brutta scienza come precisa l’autore Nick Arnold adatto a bambini (dagli otto anni) e ai loro genitori curiosi di imparare a riconoscere le bestiole del prato e a studiarne le abitudini.


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

La favola del taglio dei posti letto e degli ospedali in Italia

È di pochi giorni fa un appello del Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani, secondo cui «Si stima che, negli ospedali italiani, manchino almeno 100mila posti letto di degenza ordinaria e 12mila di terapia intensiva». Ma è giustificata quest'implicita richiesta? 
Le politiche di riduzione dei posti letto e degli ospedali sono iniziate già nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, per trasferire al livello territoriale parte dei ricoveri e della loro durata. Molti altri paesi hanno meno posti letto rispetto all’Italia, che rimane nelle migliori posizioni quanto a vita attesa alla nascita, mortalità evitabile e indicatori di qualità dei servizi.

Crediti immagine: Levi Meir Clancy/Unsplash

Nei media generalisti, e purtroppo anche di settore, che si occupano di sanità pubblica in Italia, cioè praticamente tutti in questo periodo, si favoleggia del taglio dei posti letto ospedalieri e di interi ospedali in Italia. Basta usare come parole chiave “taglio posti letto in Italia” con qualunque motore di ricerca ed escono interventi degli ultimi giorni su Fanpage, la Stampa e Quotidiano Sanità.