“Bruchi, scarafi, pidocchi” è un
libro che racconta del formicolante mondo delle brutte bestiole. E’ perfetto
per bambini che si divertono a costruire case per lumache e a catturare
“ragnosi” ragni! E’ un viaggio esilerante alla scoperta degli aspetti più
insoliti e raccapriccianti di insetti, vermi e ragni.
Nel primo capitolo viene
introdotto il concetto di classificazione degli esseri viventi in specie,
generi e famiglie e così fino alle classi. Per ogni classe trattata vengono indicati i caratteri
morfologici utilizzati per la classificazione. Nei capitoli successivi sono
presentate le diverse bestiole singolarmente. Tra la descrizione di una specie
e l’altra il piccolo lettore viene interrogato su numeri e abitudini
dell’animale in esame attraverso domande a risposta multipla. Originale la
sezione in cui il bambino è stimolato ad entrare in azione per fare amicizia
con la bestiola di turno; per esempio gli viene spiegato come incantare un
lombrico o come capire se un onisco è un animale furbo o come imparare a
mangiare come un insetto!
Il libro termina con una lezione
ambientalista rivolta agli uomini, unici animali capaci di distruggere
intenzionalmente il proprio ambiente.
Un libro di scienza o meglio di
brutta scienza come precisa l’autore Nick Arnold adatto a bambini (dagli otto
anni) e ai loro genitori curiosi di imparare a riconoscere le bestiole del
prato e a studiarne le abitudini.
“Bruchi, scarafi, pidocchi” E altre meravigliose bestiole
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Ecoemozioni, guida al pianeta che cambia per ragazze e ragazzi

Come parlare ai più giovani delle emozioni legate alla crisi climatica senza minimizzarle né lasciarsi travolgere? "Ecoemozioni. Piccola guida di sopravvivenza al pianeta che cambia" è un libro che offre parole, strumenti e strategie per riconoscere l’ecoansia, trasformarla in consapevolezza e ritrovare un senso di azione possibile, tra scuola, famiglia e quotidianità.
Parlare delle proprie emozioni, dando loro un nome e accettandole, spesso è difficile. Ancora più complicato, se si tratta di emozioni negative, è entrare in azione e lavorare per cambiare il nostro comportamento e la nostra realtà quotidiana per stare meglio. Ma c’è un livello di difficoltà ulteriore, e riguarda le ecoemozioni, o emozioni climatiche: comporta non lasciarsi sommergere dall’ansia, dalla rabbia o dal senso di impotenza. Anche se i cambiamenti necessari per salvare il pianeta ci sembrano enormi, e completamente fuori dalle nostre mani.
