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Il gran rifiuto di Perelman

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Nyet. Grigory Perelman, genio russo della matematica già noto per altre decisioni simili prese in precedenza, ha detto no anche al milione di dollari che gli è stato assegnato dal Clay Mathematics Institute di Cambridge, Massachusetts. Lo scienziato, che vive in isolamento a San Pietroburgo, si è guadagnato il Millenium Prize dimostrando la cosiddetta «Congettura di Poincare», uno dei «problemi del millennio» secondo l’istituto statunitense.

Ancora più sorprendente, tra tanti plagi che purtroppo affliggono anche il mondo della scienza, sarebbe la spiegazione addotta dal ricercatore, secondo cui il suo ruolo nella scoperta non sarebbe maggiore di quello di Richard Hamilton, della Columbia University. Chapeau.

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Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.