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Barriere stradali e biodiversità

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Studi genetici sulla popolazione di serpenti nello stato di New York mostrano il ruolo importante che gioca la frammentazione del territorio dovuta alla presenza delle strade. Da essa deriverebbe una minore diversificazione genetica, con conseguenze tutt'altro che secondarie per la popolazione animale.

Studi come quello compiuto sui serpenti a sonagli da Rulon Clark (San Diego State University) e collaboratori – di prossima pubblicazione su Conservation Biology – erano in passato già stati compiuti su altri animali, dagli orsi grizzly alle rane. La ricerca, che ha interessato i rettili che popolano quattro differenti zone dello stato di New York, ha confermato in pieno che la frammentazione degli habitat per la presenza delle strade, anche quelle piccole e a traffico limitato, sfocia inevitabilmente in una frammentazione genetica. Una popolazione meno differenziata geneticamente, però, è più facilmente esposta a malattie e meno abile nel far fronte a eventuali modifiche ambientali che potrebbero metterne a repentaglio la sopravvivenza.

I dati di Clark non solo confermano la presenza di tale frammentazione genetica, ma indicano che è già significativa anche considerando un lasso di tempo limitato qual è quello degli ultimi 80 anni. “Anche le modificazioni antropogeniche degli habitat che potremmo considerare non distruttive – scrivono i ricercatori – può creare significative barriere al normale flusso genetico.”

Cornell University - Conservation Biology

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Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

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