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Ecoemozioni, guida al pianeta che cambia per ragazze e ragazzi

manifestazione climate change con mappamondo triste

Come parlare ai più giovani delle emozioni legate alla crisi climatica senza minimizzarle né lasciarsi travolgere? "Ecoemozioni. Piccola guida di sopravvivenza al pianeta che cambia" è un libro che offre parole, strumenti e strategie per riconoscere l’ecoansia, trasformarla in consapevolezza e ritrovare un senso di azione possibile, tra scuola, famiglia e quotidianità.

Tempo di lettura: 5 mins

Parlare delle proprie emozioni, dando loro un nome e accettandole, spesso è difficile. Ancora più complicato, se si tratta di emozioni negative, è entrare in azione e lavorare per cambiare il nostro comportamento e la nostra realtà quotidiana per stare meglio. Ma c’è un livello di difficoltà ulteriore, e riguarda le ecoemozioni, o emozioni climatiche: comporta non lasciarsi sommergere dall’ansia, dalla rabbia o dal senso di impotenza. Anche se i cambiamenti necessari per salvare il pianeta ci sembrano enormi, e completamente fuori dalle nostre mani. 

Se è frustrante e sopraffacente per gli adulti, lo è immensamente di più per i giovani. Bambine e bambini, ragazze e ragazzi che sono spesso vincolati allo stile di vita della famiglia, che ancora non possono votare e non sempre hanno una comunità di riferimento di coetanei interessati ai temi ambientali, per confrontarsi.

Dalle loro domande, da quei loro «Ma cosa potrò mai fare io?» nasce il libro Ecoemozioni. Piccola guida di sopravvivenza al pianeta che cambia (Erickson, 2025) di Alice Facchini, giornalista indipendente, e Matteo Innocenti, psichiatra, psicoterapeuta ed ecoterapeuta, con le illustrazioni di Iris Biasio. Un libro pensato per ragazze e ragazzi, ma utile anche a chi ogni giorno prova ad accompagnarli, come famiglie e insegnanti. Inizia dando un nome alle cose: un glossario delle ecoemozioni più note. 

C’è l’ecoansia, quell’ansia per gli incendi, le alluvioni e tutti gli eventi estremi, esacerbati dai cambiamenti climatici, che sempre più spesso sconvolgono il pianeta. Un'ansia che riguarda il presente, il futuro, e la preoccupazione immediata per se stessi e la propria famiglia, i propri amici. E se il prossimo paese colpito da un’alluvione fosse il mio? Seguono la solastalgia, quella nostalgia per com’era un tempo l’ambiente in cui viviamo, ora degradato. L'ecoparalisi, che impedisce di agire da quanto siamo sopraffatti. L’ecopreoccupazione, un costante rimuginare su cosa sarà della Terra, che ci lascia in stato di allerta costante. 

Il glossario si conclude in positivo con l’eutierria, che ci fa sentire in sintonia con la natura, soprattutto quando abbiamo l’occasione di immergerci in essa, e infine la biofilia, che prende quasi la forma di uno stile di vita: sentirsi legati al pianeta, a tutte le sue creature, e cercare il più possibile la connessione con esso oltre ad adottare abitudini più sostenibili. Perché la natura, quel concetto così astratto, c’è ancora, non è tutto perduto, e possiamo entrarvi in contatto. Passando del tempo nel silenzio di un bosco, notando le piante di un’area verde vicino a casa, prendendoci cura di un giardino e molto altro.

Tramite spunti per attività e discussioni, che si possono impostare anche in classe, il libro incoraggia a riflettere sulle proprie ecoemozioni: quando le ho provate, che forma hanno preso? Perché è successo e come mi sentivo? Ma soprattutto, a cosa servono queste emozioni? Sono forse un problema, o da quelle sensazioni spesso spiacevoli posso trarre delle risorse e sentirmi motivata ad agire, ad esempio facendo rete con altre ragazze e ragazzi per parlare di temi ambientali e capire come far parte della soluzione? Come posso farmi prendere sul serio in casa, quando parlo alla mia famiglia di come potremmo cambiare le nostre abitudini per renderle più sostenibili?

Parlare di questi temi a scuola, oggi, è fondamentale, perché per diventare adulti che sanno regolare le proprie emozioni e usarle per ciò che sono, informazioni utili, è necessario che qualcuno fornisca a ragazze e ragazzi gli strumenti per farlo. Uno spazio tranquillo per parlarne. Un contesto non ostile nel quale discutere delle parole più adatte per incoraggiare il cambiamento. Un’occasione per confrontarsi con i propri coetanei. Ai più giovani non facciamo che ripetere che saranno loro a decidere le sorti della Terra, a dover fare la differenza, il tutto consegnando nelle loro mani un pianeta devastato da secoli di impattanti attività umane guidate dal profitto, dal consumismo, dal progresso a tutti i costi. E di questo gravoso incarico, così come della sua ingiustizia, sono molto consapevoli

Le emozioni hanno un ruolo fondamentale per la nostra specie, sottolineano gli autori, perciò non vanno evitate ma ascoltate, capite. Tutte le emozioni, incluse quelle climatiche. Ma è quando la loro intensità si fa troppo forte, e ogni gesto quotidiano diventa una potenziale fonte di angoscia, che possiamo fare un passo indietro ed eventualmente chiedere aiuto. Nel raccontare le strategie per non farsi travolgere dalle ecoemozioni negative, il libro resta aderente al quotidiano: ridurre l’esposizione alle notizie che ci risucchiano e rendono sempre più pessimisti, staccarsi dai comportamenti poco sostenibili altrui che ci irritano ma non possiamo controllare e cercare pause nella natura reale, essendo presenti a ciò che possiamo toccare, vedere, annusare. Non servono mete spettacolari: anche dieci minuti nel verde fanno la differenza.

Quando poi le emozioni tornano gestibili, il libro invita ad attivarsi nel proprio concreto raggio d’azione: osservare cosa si può migliorare (a scuola e a casa), creare gruppi di confronto, avvicinarsi a realtà come quelle delle associazioni ambientaliste per conoscere persone che condividono le stesse priorità. Sono tutti passi concreti che restituiscono un senso di appartenenza e fanno sentire bene. Perché, come scrivono Facchini e Innocenti, non dobbiamo dimenticarlo mai: «Il problema non è l’ecoansia o la solastalgia, il problema è il cambiamento climatico!».


Altre letture per saperne di più sulle ecoemozioni: 

Nove emozioni. La natura umana di fronte al pianeta che cambia di Kate Marvel (Bollati Boringhieri, 2025)

Oltre l’ecoansia. Una guida pratica per navigare le emozioni della crisi climatica di Matteo Innocenti, Gabriele Santarelli (FrancoAngeli, 2025)

Cambiamento climatico e salute mentale di Paolo Cianconi, Luigi Janiri, Batul Hanife, Francesco Grillo (Raffaello Cortina Editore, 2023)

Ecoansia. I cambiamenti climatici tra attivismo e paura di Matteo Innocenti (Erickson, 2022)
 


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