fbpx Quando i pesticidi tolgono il fiato | Scienza in rete

Quando i pesticidi tolgono il fiato

Primary tabs

--
Tempo di lettura: 1 min

Un recente studio pubblicato su Thorax trova una decisa correlazione fra esposizione professionale ai pesticidi e il rischio di ammalarsi di broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO), fra le prime cause di morte nel mondo. La ricerca, condotta sul data base UK biobank da un consorzio internazionale coordinato dall'Imperial College di Londra, vede come prima firma Sara de Matteis, medico ed epidemiologa del lavoro, ora professore associato presso l'Università di Cagliari. L'abbiamo intervistata per fare il punto sulla ricerca e sul problematico rapporto fra pesticidi e salute.

Voce: Luca Carra. Sigla: Jacopo Mengarelli.

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Come cominciano i terremoti

faglia di terremoto

Analizzando i primi secondi delle onde P, le prime a essere registrate dai sismometri durante un terremoto, un gruppo di ricercatori ha mostrato che è possibile stimare la magnitudo del terremoto. Il loro risultato si aggiunge al lungo dibattito sulla natura deterministica dei fenomeni di rottura all’origine dei terremoti e dunque sulla loro prevedibilità e ha implicazioni per i sistemi di allerta sismica precoce.

Nell'immagine due geologi dell'USGS misurano una rottura di faglia causata dai terremoti di Ridgecrest in California nel 2019. Foto di Ben Brooks/USGS (CC0).

È possibile prevedere la magnitudo di un terremoto osservando le onde sismiche nei loro primissimi istanti? Gli scienziati dibattono da decenni intorno a questa domanda, che è centrale per la progettazione dei sistemi di allerta sismica precoce.

Uno studio pubblicato recentemente da un gruppo di sismologi dell'Università di Napoli, Federico II, mostra che è possibile, analizzando circa 7000 mila onde sismiche relative a 200 terremoti avvenuti in tutto il mondo con magnitudo tra 4 e 9.