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Webinar OK!CLIMA: La babele del clima

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A partire da venerdì 3 settembre la Centrale dell'Acqua, in collaborazione con CMC Italia, Zadig e Scienza in rete, inaugurano un ciclo di 4 incontri online dal titolo "OK!CLIMA - Il clima si tocca con mano" dedicati al cambiamento climatico, con ospiti del mondo delle Istituzioni e della ricerca. Si parlerà di comunicazione della crisi climatica, di salute e di co-benefici delle politiche climatiche, di economia e transizione, di forestazione e sviluppo sostenibile nell’ambiente urbano.

Il primo appuntamento, in diretta dalle 18 sui canali social della Centrale, s'intitola "La babele del clima" e sarà occasione per un interessante confronto tra gli esperti sulle criticità e le strategie di comunicazione della crisi climatica. Saranno presenti:

- Serena Giacomin (Italian Climate Network, in collegamento)
- Piero Pelizzaro (Chief Resilience Officer - Comune di Milano)
- Anna Piseri (Liceo Classico “Arnaldo” di Brescia, in collegamento)
- Antonio Scalari (CMC Italia)

con la moderazione di Luca Carra (Direttore di Scienza in rete).

 


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Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.