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Più tasse e burocrazia per la sperimentazione animale

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Il 25 luglio è stato pubblicato il decreto 27 marzo 2019 n. 173 che stabilisce le tariffe per il rilascio di autorizzazioni per la sperimentazione animale. Le tariffe, in realtà riguardano anche qualsiasi modifica e valutazione dei progetti di ricerca.

È chiaro l'intento di dissuadere l'utilizzo di una pratica spesso ancora necessaria come la sperimentazione con modelli animali, essenziale per molte patologie. A fronte di finanziamenti sempre decrescenti per la ricerca, il Ministero della salute aumenta quindi il costo di tali sperimentazioni, già gravate da una quantità di obblighi burocratici superiori a quelli necessari per la sperimentazione umana (si veda qui).

A questo si aggiungano le “eccezioni” che il governo italiano ha voluto introdurre alla Direttiva europea sulla sperimentazione animale, tali da escludere senza razionale scientifico dalla sperimentazione il settore degli xenotrapianti e delle dipendenze, quasi che questi fossero ambiti di ricerca “immorali” e non meritevoli di attenzione in Italia, al contrario di quello che succede nel resto del mondo.

Queste misure persecutorie hanno l’unica conseguenza di indebolire la ricerca scientifica biomedica nazionale costringendo molti centri di ricerca a commissionare tali ricerche all’estero, dove queste ricerche vengono condotte per il bene dei pazienti e nel pieno rispetto del benessere animale


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Uno studio su Nature indaga le primissime fasi dello sviluppo del tumore del pancreas, cercando d'identificare alterazioni molecolari precoci che indichino l'inizio della progressione tumorale. I risultati evidenziano mutazioni nel gene KRAS e che ogni precursore è un evento indipendente dagli altri: non sono futuri tumori, ma popolazioni che potrebbero in effetti darvi origine.

Crediti immagine: Wikimedia Commons. Licenza: CC attribution-sharealike 3.0 unported

Dei meccanismi mediante i quali una cellula normale cambia il suo status e prende la via della trasformazione tumorale sappiamo molto: mutazioni in geni coinvolti nel controllo del ciclo cellulare, della proliferazione, nella rimozione di basi danneggiate o inserite in modo scorretto dal DNA, mutazioni che rendono questi geni non funzionali o troppo funzionali. Sappiamo molto anche di tutti gli eventi che consentono a un tumore di crescere, invadere, infiltrare, collegarsi al circolo ematico, diventare resistente alle terapie, disperdere metastasi.