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Storia dei cereali: dalla terra alla tavola

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Fin dai tempi antichi i cereali hanno costituito una base importantissima nella dieta dell’uomo. Non sappiamo quali circostanze abbiano portato alla scoperta di queste preziose piante e cosa abbia spinto i nostri antenati a iniziarne la domesticazione. Che sia stata una fortunata coincidenza o il frutto di un’attenta analisi della natura, una volta entrati nella vita dell’essere umano, i cereali hanno segnato un cambiamento decisivo nella antiche civiltà e hanno iniziato con esse un cammino che si è protratto nel tempo e che dura tutt’ora.
Dai centri di origine si sono diffusi grazie alle migrazioni umane in tutto il mondo, differenziandosi e entrando a far parte di differenti culture alimentari. I chicchi di queste piante, piccoli ma ricchissimi di sostanze indispensabili per il nostro nutrimento, si prestano ai più svariati utilizzi tra i quali la macinazione, la cottura e la fermentazione.
A seconda del trattamento a cui vengono destinati compaiono sulle nostre tavole in forma di preparati a base della loro farina (bianca o integrale), bevande o come accompagnamento ad altre pietanze. Vediamo dove, alcuni dei più diffusi, sono originati e come vengono utilizzati.


Storia dei cereali: dalla terra alla tavola

di LAURA BARBALINI E ALICE TAGLIABUE


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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.