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L'apparenza non inganna

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La prima impressione è quella che conta e di solito non sbaglia. Va controcorrente rispetto alla saggezza comune, che consiglia di non giudicare mai dalle apparenze, il lavoro condotto su 100 studenti dell'Università del Texas. Alcuni ragazzi sono stati fotografati due volte, una in posizione standard e inespressiva, l'altra in una posa più spontanea. Ognuno doveva poi compilare un questionario in cui descriveva la propria personalità in relazione a dieci possibili tratti caratteriali, e i dati così raccolti sono poi stati integrati con le valutazioni di altre persone a lui o a lei molto vicine, per definire un ritratto attendibile della personalità del soggetto.

Altri studenti sono stati poi invitati a esprimersi su quelle che secondo loro potevano essere le caratteristiche caratteriali dei ragazzi fotografati: anche solo guardando l'immagine in posa standard la maggior parte dei volontari ha individuato correttamente quanto il soggetto fosse estroverso, quanta autostima avesse e quanto fosse religioso. Guardando la foto in posizione naturale, poi, riuscivano ad azzeccare praticamente tutti gli aspetti della sua personalità.

 

Personality Social Psychol Bull 1 dicembre 2009

 

 

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Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.