fbpx Il bottino dei pirati | Scienza in rete

Il bottino dei pirati

Read time: 2 mins

MateFitnessCento pirati hanno appena ottenuto un bottino di 1000 dobloni. Il pirata più importante propone un modo di spartirsi i dobloni fra di loro, poi questo piano viene messo al voto (votano tutti i pirati, compreso il più importante). Se almeno la metà dei pirati è a favore del piano, allora il bottino viene spartito in quel modo. Se invece la maggioranza dei pirati vota contro, si ammutinano e gettano il pirata che ha proposto il piano in mare ad essere divorato dagli squali. Quindi tocca al secondo pirata più importante (che ora è diventato quello più importante) a proporre un piano, continuando così finchè non si raggiunge un accordo.

I pirati sono tutti molto intelligenti e agiscono in modo perfettameente razionale. Vogliono tutti prima di tutto rimanere in vita, e poi ottenere il massimo numero di dobloni. Sono tutti anche molto assetati di sangue, per cui se è indifferente voteranno contro il piano proposto, e non si fidano di nessun altro.

Che piano dovrà proporre il pirata più importante per rimanere in vita e tenersi il maggior numero di dobloni?

Il bottino dei pirati


Il primo che pubblica nel commento la soluzione corretta e una breve
spiegazione verrà premiato con un INGRESSO GRATUITO* a:

MateFitness, la palestra della matematica
Spazio didattico di Palazzo Ducale (cortile maggiore)
Piazza Matteotti 26r
Tel. 010 5574004
Genova

I commenti e il nome del vincitore verranno pubblicati tra 14 giorni quando
sotto l'indovinello successivo comparirà
la soluzione di questo indovinello.

*Ogni utente potrà ricevere al massimo 2 ingressi gratuiti

SOLUZIONE DE "Le palline e le scatole

Bisogna mettere una pallina bianca nella prima scatola e tutte le altre nella seconda. Così la pallina pescata dalla prima scatola sarà necessaramente bianca, mentre la probabilità di pescarne una bianca dalla seconda scatola è 9/19, cioè circa 47%.

             COMPLIMENTI A Michele Cavallaro PER AVER DATO PER PRIMA LA RISPOSTA CORRETTA!


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Ostacolare la scienza senza giovare agli animali: i divieti italiani alla sperimentazione

sagoma di macaco e cane

Divieto di usare gli animali per studi su xenotrapianti e sostanze d’abuso, divieto di allevare cani e primati per la sperimentazione. Sono norme aggiuntive rispetto a quanto previsto dalla Direttiva UE per la protezione degli animali usati a fini scientifici, inserite nella legge italiana ormai dieci anni fa. La recente proposta di abolizione di questi divieti, penalizzanti per la ricerca italiana, è stata ritirata dopo le proteste degli attivisti per i diritti degli animali, lasciando in sospeso un dibattito che tocca tanto l'avanzamento scientifico quanto i principi etici e che poco sembra avere a che fare con il benessere animale.

Da dieci anni, ormai, tre divieti pesano sul mondo della ricerca scientifica italiana. Divieti che non sembrano avere ragioni scientifiche, né etiche, e che la scorsa settimana avrebbero potuto essere definitivamente eliminati. Ma così non è stato: alla vigilia della votazione dell’emendamento, inserito del decreto Salva infrazioni, che ne avrebbe determinato l’abolizione, l’emendamento stesso è stato ritirato. La ragione?