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"ScienceApp - L'app per imparare la scienza giocando"

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A partire dal 16 settembre è possibile iscriversi e partecipare al concorso Science App, promosso da Sardegna Ricerche e organizzato con SISSA Medialab. col contributo dell’Assessorato regionale alla Programmazione. Il concorso, che rientra all’interno di un vasto programma di divulgazione scientifica che Sardegna Ricerche ha avviato nel 2013, intende promuovere l’ideazione di applicazioni per smartphone o tablet che raccontino la scienza e la ricerca rivolgendosi a un pubblico di ragazzi in età scolare.

Il concorso è aperto alle persone nate o residenti in Sardegna (singole o in gruppo) e alle aziende operative in Sardegna. Per partecipare è necessario presentare un progetto dettagliato di un’app che avvicini i ragazzi alla scienza in modo semplice e divertente. Le app potranno essere incentrate su diversi settori scientifici: dalla biotecnologia all'alimentazione, dall'astrofisica alla genetica. I partecipanti dovranno presentare la descrizione dettagliata e il mockup dell'applicazione.

I progetti saranno valutati da una commissione formata da esperti in comunicazione della scienza e in tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni. Il premio consiste in una somma in denaro di 4000 euro e in aggiunta, una vasta promozione a livello regionale e nazionale sui social network e attraverso i mass media. 

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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.