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Stoccolma+40

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A meno di 70 giorni dall'inizio della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile - Rio+20 - uno degli eventi in preparazione del summit brasiliano si terrà in territorio europeo, dal 23 al 25 aprile. Stockholm+40 è un progetto organizzato dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero degli Affari Esteri svedesi, in collaborazione col Forum per lo Sviluppo Sostenibile. Durante la conferenza si riuniranno associazioni, società civile, esponenti del mondo politico e del mondo della ricerca per raccogliere opinioni, esperienze e fare il punto su come e quanto i problemi ecologici abbiano un impatto sulla politica globale. L'appuntamento del 23 aprile ha una convergenza con Rio+20 non solo nei contenuti. Si tratta, infatti, anche di una commemorazione simbolica di Stoccolma '72, la prima importante conferenza organizzata dalle Nazioni Unite in cui si incontrarono 103 Nazioni e venne adottata una Dichiarazione recante 26 principi su diritti e responsabilità dell'uomo in relazione all'ambiente - tra cui il diritto ad adeguate condizioni di vita, i criteri di tutela e razionalizzazione delle risorse naturali e il ruolo della conservazione dell'ambiente nei processi legislativi ed economici degli Stati. La conferenza del 1972 segnò una svolta decisiva, in seguito alla crescente sensibilità ambientale e consapevolezza della necessità di tutelare le risorse della Terra attraverso pianificazioni strategiche, nel percorso che ha portato a Rio 1992. In quell'occasione, inoltre, nacque ill Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP). 

Il programma di Stockholm+40 verterà su tre temi principali:

  • Innovazioni sostenibili
  • Produzione sostenibile 
  • Vivere sostenibile

La scelta di un dibattito che ruoti attorno a queste parole chiave nasce dalla necessità di coniugare l'urgenza di ritrovare un equilibrio tra standard di vita accettabile - l'impronta ecologica di un cittadino medio è oggi ancora troppo grande - e ripensare il vecchio comparto produttivo e tecnologico in funzione di soluzioni innovative. Una presenza importante a Stoccolma sarà, infatti, rappresentata da esponenti del mondo della ricerca e del mercato.

Stockolm+40 - sito istituzionale

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Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.