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Oggi la firma alla riforma USA

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Tutti hanno parlato di un evento storico: oggi alle 11,15 (le 16,15 in Italia) Barack Obama firmerà nella East Room della Casa Bianca la riforma sanitaria che da un secolo diversi Presidenti avevano inutilmente cercato di portare in porto e sulla quale qualcuno aveva anche perso il posto.

Il primo presidente nero della storia degli Stati Uniti, invece, non solo porta a casa una legge che garantirà il diritto alla salute anche a quei 32 milioni di cittadini che fino a oggi non avevano alcuna copertura sanitaria, ma ha anche rinforzato il suo consenso, che negli ultimi mesi sembrava in calo. «Questa notte abbiamo dimostrato al mondo che siamo un popolo ancora capace di grandi cose» ha dichiarato dopo la sofferta approvazione da parte del Congresso.

[video:http://www.youtube.com/watch?v=GALYnnAQFKA]

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Sanità

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La migrazione sanitaria in Italia, spiegata bene

mappa italia con aereo in volo da sud verso nord

Periodicamente la mobilità sanitaria, cioè il trasferimento delle persone dalla propria Regione a un’altra per ricevere le cure di cui hanno bisogno approda sui media con toni apocalittici. Ma di che cosa parliamo? E quali sono gli aspetti davvero problematici capaci di generare costi ingiustificati e diseguaglianze?

Il fenomeno della migrazione sanitaria definisce lo spostamento di cittadini da una Regione all’altra per ricevere assistenza. Il termine tecnico che la definisce è però mobilità sanitaria. Probabilmente il termine migrazione trova largo uso perché giornalisticamente più accattivante e perché caratterizza meglio la componente più significativa dei flussi di mobilità: lo spostamento massiccio di pazienti dal Sud al Nord.