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Nuovo volto per NGC 346

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NGC 346ESO ha rilasciato una nuova immagine di NGC 346, la più luminosa regione di formazione stellare nella nostra galassia vicina, la Piccola Nube di Magellano, lontana 210.000 anni luce e situata verso la costellazione Tucana (il Tucano).

La luce, il vento e il calore emessi dalle stelle massive hanno disperso il gas incandescente dentro e attorno a questo ammasso di stelle, formando tutt’intorno una struttura nebulare a ciuffi simile ad una ragnatela.

NGC 346, come altre scene astronomiche, muta nel corso di miliardi di anni. Man mano le stelle si formano dalla materia dispersa nella zona, si accendono e disseminano le restanti polveri e gas, producendo grandi ondulazioni e alterando l’aspetto di questo splendente oggetto.

ESO: http://www.eso.org/public/news/eso1008/

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Astronomia

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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.