fbpx Un nuovo premio per studi teorici | Scienza in rete

Un nuovo premio per studi teorici

Primary tabs

Read time: 2 mins

Non sempre ai fisici viene concesso di ricevere un premio per il merito e l’importanza del proprio lavoro di ricerca. C’è però un nuovo riconoscimento che promette di ‘fare giustizia’: è il Fundamental Physics Prize, che ha reso famosi e milionari nove fisici, in modo del tutto inaspettato. Si tratta di un premio ideato da Yuri Milner, un ex studente in fisica russo laureatosi nel 1989, che dopo aver abbandonato il suo PhD ha fatto fortuna investendo in compagnie dedicate al mercato sul web e dei social media come Facebook, Zyng e Groupon. A differenza del premio Nobel in fisica, le regole del Fundamental Physics Prize prevedono che può essere vinto da scienziati le cui idee non sono state ancora verificate in via sperimentale -  un passaggio che di solito ha bisogno di molti anni.

“A volte, un’idea molto radicale merita riconoscimenti perché espande la nostra comprensione di ciò che è possibile” – ha dichiarato Milner. 

Ma l’altra fondamentale differenza è di natura economica: ogni vincitore del premio ha ricevuto per la prima edizione 3 milioni di dollari, mentre il prestigioso e storico riconoscimento di Stoccolma prevede 'solo' 1,2 milioni da dividere tra due o tre persone.

Tra i vincitori c’è, ad esempio, Arkani-Hamed che ha lavorato sulle teorie alla base dell’origine del bosone di Higgs - la particella protagonista delle recenti scoperte all’LHC di Ginevra - e sulle tecnologie dei nuovi ecceleratori. Ma nessuno dei suoi lavori ha avuto ancora un effettivo riscontro sperimentale. Un altro campo di studi di Fisica fondamentale, individuato nella premiazione riguarda la cosmologia e la teoria delle stringhe (la formulazione matematica candidata come teoria del tutto). Gli altri vincitori sono, infatti, Alan H.Guth, professore di fisica al MIT, Andrei Linde dell’Università di Stanfors  - entrambi per idee in merito all’inflazione cosmica - Alexei Kitaev, un professore di fisica del California Insitute of Technology che lavora sui computer quantici; Maxim Kontsevich, un matematico dell’Istitute of Advanced Studies che ha fornito strumenti ai fisici per la teoria delle stringhe; Ashoke Sen, un teorico delle stringhe all’Harish-Chandra Research Insitute in India e quattro fisici che lavorano all’Istitute fort Advanced Studies a Princeton, nel New Jersey, su teorie che legano insieme le particelle fondamentali e le forze dell’universo con la teoria delle stringhe.

Milner ha selezionato personalmente il gruppo inaugurale del premio, rifiutando di spiegare in dettaglio i criteri di selezione e per quale motivo i vincitori sono tutti uomini. Ma ha anche spiegato che dalla prossima edizione la selezione verrà effettuata dai vincitori dell’edizione precedente. 

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Fisica

prossimo articolo

La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.