Rilanciare la ricerca in Italia, avviare Grandi Progetti Nazionali di
innovazione, creare nuova occupazione, favorire la crescita
dell'autonomia dei nostri ricercatori e il trasferimento non solo di
tecnologie e brevetti, ma anche di competenze, all'interno di una
cornice Paese.
Sono alcuni degli obiettivi del nuovo Programma Nazionale per la Ricerca
(PNR), che è stato illustrato oggi in Consiglio dei Ministri dal
Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Maria Chiara
Carrozza.
Il nuovo PNR, che si vuole trasformare da triennale a settennale
(2014-20) per allinearsi con il Programma Quadro europeo Horizon 2020, è
il frutto di una consultazione molto ampia portata avanti dal MIUR in
collaborazione con il MISE, che sta coinvolgendo tutti gli stakeholder
maggiori, pubblici e privati, centrali e regionali, raccogliendo finora
2.145 manifestazioni di interesse.
Il Programma è il risultato quindi di
un grande impegno di ascolto, coordinamento e internazionalizzazione e
punta a definire un sostanziale cambio di rotta rispetto alle politiche
degli ultimi anni, con l'obiettivo di rimettere il sistema della ricerca
al centro dei meccanismi di creazione di ricchezza culturale, sociale
ed economica del Paese.
Il Programma identifica un piano d'azione attento alle sfide maggiori
che la società contemporanea propone, identificate a livello
comunitario, e al tempo stesso frutto di una declinazione nazionale di
quelle sfide, che emerge dalla strategia di specializzazione
intelligente dei territori. Le sfide individuate sono 11:
- Scientific and cultural progress
- Health, demographic change and wellbeing
- European Bio-economy Challenges
- Secure, clean and efficient energy
- Smart, green and integrated transport
- Climate action, resource efficiency and raw materials
- Europe in a changing world - inclusive, innovative and reflective societies
- Space and astronomy
- Secure societies - protecting freedom and security of Europe and its citizens
- Restoring, preserving, valuing & managing the European Cultural Heritage, Creativity
- Digital Agenda
Tre sono gli assi prioritari sui quali il Programma si muove: a) lo
sviluppo e l'attrazione di capitale umano altamente qualificato, da
inserire nel tessuto produttivo del Paese; b) l'identificazione di un
numero limitato di importanti progetti tematici (con il corredo delle
rispettive infrastrutture) a forte impatto sul benessere dei cittadini;
c) la promozione, anche attraverso il trasferimento di conoscenza e
competenze, della capacità d'innovare e di competere da parte del
sistema delle imprese, in particolare delle piccole e piccolissime.
Il MIUR prevede di investire circa 900 milioni di euro l'anno (6,3
miliardi in 7 anni) per la realizzazione del Programma. A questi si
aggiungeranno le risorse destinate al PNR dagli altri Ministeri o Enti
finanziatori.
Entro 60 giorni dall'approvazione del PNR da parte del CIPE, verranno
costituiti dei Comitati di Programma (CP) specifici per ciascuna linea
di intervento, formati da rappresentanti dei principali enti pubblici e
privati partecipanti a quell'intervento, in primo luogo le Regioni, che
ne definiranno linee guida e programmi.
Ufficio Stampa - Miur
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