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Non è tutta colpa della CO2

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I gas serra prodotti dalle attività umane e ritenuti responsabili del riscaldamento globale comprendono molte altre sostanze oltre all’anidride carbonica, su cui si sono finora concentrate le attenzioni degli esperti. Secondo Stephen Montzka, della National Oceanic and Atmospheric Administration di Boulder, in Colorado, che ha dedicato un’approfondita review su Nature all’argomento, non andrebbe sottovalutato tra gli altri il ruolo di metano, protossido d’azoto e clorofluorocarburi. Alcuni di questi gas hanno tra l’altro un tempo di durata nell’atmosfera molto inferiore a quella della CO2,  per cui, intervenendo sulle loro emissioni, si potrebbero ottenere risultati molto più rapidi che non tagliando la sola anidride carbonica proveniente dai combustibili fossili, provvedimento che comunque resta indispensabile per interrompere il fenomeno in maniera sostanziale.

Nature 2011; 476: 43

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Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.