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La longevità viene da Rapa Nui

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Sembra lo spunto ideale per un film: nel terreno di un'isola esotica si nasconde l'elisir di lunga vita. Nella realtà però la rapamicina, sostanza isolata per la prima volta nel terreno dell'Isola di Pasqua, Rapa Nui in lingua polinesiana, è già utilizzata da tempo in clinica per le sue capacità antirigetto e immunosoppressive. La novità è che, per lo meno nei topi, aumenta la durata della vita di una quota variabile tra il 28 e il 38 per cento. E' la prima volta che un farmaco produce un effetto simile su un mammifero. L'unico metodo che finora si era dimostrato efficace in questo senso è una drastica riduzione dell'apporto calorico, ma non tutti sono disposti a fare la fame per vivere qualche anno in più. La soluzione ideata da  David Harrison, professore del  Jackson Laboratory di Bar Harbor, nel Maine, sembra invece praticabile: una pillola quotidiana a partire dai sessant'anni di età, l'equivalente dei 600 giorni di vita dei topi su cui è stato sperimentato il farmaco. «Il passaggio all'uomo però non è così immediato» ammette Harrison. «Nella pratica gli effetti collaterali del farmaco potrebbero infatti sovrastare i suoi vantaggi».

Nature pubblicato online l'8 luglio 2009 doi:10.1038/nature08221

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Biologia

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Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

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