fbpx ISS: ufficiale la nomina di Oleari alla presidenza | Scienza in rete

ISS: ufficiale la nomina di Oleari alla presidenza

Primary tabs

Read time: 3 mins

Fabrizio Oleari è il nuovo presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. Oleari andrà a sostituire così Enrico Garaci - a capo dell'organismo tecnico-scientifico da più 10 anni - su proposta del Ministro della Salute Renato Balduzzi. L’ufficializzazione della nomina è arrivata con la firma del decreto da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri in carica Mario Monti.

“Occorre sempre più potenziare l’Istituto Superiore di Sanità", ha dichiarato Oleari "perché oggi siamo di fronte a grandi sfide in Italia, in Europa e nel mondo intero, soprattutto nel campo delle prevenzione. Il compito che ci attende è integrare sempre più strettamente prevenzione, cura e riabilitazione, considerando fondamentale e sempre più strategico il ruolo della ricerca scientifica”. Commentando il passaggio di consegne ai vertici dell'ISS, Renato Balduzzi ha ribadito il ruolo dell'IStituto come strumento fondamentale per tutto il Servizio Sanitario Locale. “Con la nomina di Fabrizio Oleari si rafforza ancora di più il ruolo dell’Istituto Superiore di Sanità come organismo tecnico-scientifico al servizio dell’intera sanità italiana, del Ministero della Salute e delle Regioni”. 

Tuttavia è proprio il carattere "scientifico", più volte ricordato dal Ministro in merito alle funzioni dell'ISS - e quindi dei suoi rappresentanti - ad aver suscitato diverse polemiche all'annuncio della nomina del nuovo presidente lo scorso gennaio, a ridosso delle elezioni politiche.
A Oleari è stata infatti contestata la sua lontanaza dal mondo della ricerca scientifica, pur riconoscendo la sua innegabile preparazione e capacità professionale. Secondo i contestatari, nella rosa di candidati - che comprendeva Ruggiero De Maria, direttore scientifico dell'Istituto dei tumori Regina Elena e Paolo Vineis, a capo della cattedra di Epidemiologia ambientale dell'Imperial college di Londra - Oleari era l'unico a non poter presentare nel curriculum i requisiti minimi di esperienza documentata in materia di ricerca e sperimentazione nei settori di attività propri dell'istituto.

Il senatore Ignazio Marino è stato tra i primi a sollevare questo problema, ponendo il veto durante la votazione di gennaio in commissione Igiene e sanità del Senato (conclusa con 12 voti favorevoli alla nomina e 7 contrari). "Oleari è l'unico tra i cinque candidati finalisti che non è uno scienziato", ha spiegato e ribadito in questi giorni Marino "mentre in qualsiasi altro Paese del mondo al vertice degli istituti di sanità ci sono uomini di scienza, persone che fanno ricerca e pubblicano lavori su riviste scientifiche. La stessa legge modificata da Monti per arrivare alla nomina con una procedura internazionale, iniziata ad agosto dell'anno scorso con grande rigore, prevedeva tra i requisiti per la selezione un curriculum orientato alla ricerca".

L'ex Presidente Enrico Garaci ha voluto salutare con ottimismo la nuova nomina: "Sono certo che il dottor Oleari, di cui conosco e apprezzo il valore umano e le capacità professionali, saprà operare con continuità".

Autori: 
Sezioni: 
Sanità

prossimo articolo

Alimentazione sostenibile: imparare dalla preistoria

Dimostrazione cottura preistorica

Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.