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Il ruolo degli iceberg

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Una ricerca mostra che gli iceberg non sono semplici (e pericolosi) elementi inerti del panorama antartico, ma giocano un ruolo importante per gli ecosistemi marini e perfino per l'intero globo.

John J. Helly (University of California) e il suo team hanno esaminato la situazione nel Mare di Weddell, il bacino tra la punta dell'America Meridionale e l'Antartide, analizzando le conseguenze derivanti dalla cospicua presenza di iceberg che lo caratterizza.
Nello studio, pubblicato su Deep-Sea Research Part II, si mostra come i cambiamenti fisici associati al transito e al graduale scioglimento di un iceberg comportino anche importanti cambiamenti biologici.
Confrontando infatti la situazione dopo il transito di un iceberg con quella di aree prive di iceberg, i ricercatori hanno rilevato non solo un aumento nella concentrazione della clorofilla, ma anche una riduzione dei livelli di anidride carbonica, effetti entrambi riconducibili a un deciso incremento dell'attività del fitoplancton.

Tra il dominio biologico e quello geofisico, dunque, esiste una connessione ben più grande di quanto sospettato finora e tra gli effetti di questa connessione, almeno in quella gelida porzione di oceano, vi è una influenza diretta sul delicato ciclo del carbonio.

National Science Foundation

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Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

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