Le autorità cinesi hanno confermato che l’autista di autobus trentanovenne deceduto nei giorni scorsi a Shenzen era stato colpito dal virus influenzale H5N1. E’ la prima vittima documentata dell’aviaria dal giugno 2010. L’uomo, ricoverato il giorno di Natale, non risulta aver avuto contatto con uccelli o pollame nel mese precedente l’esordio della febbre, né pare abbia mai lasciato la città, una ricca metropoli di 10 milioni di abitanti al confine con Hong Kong, da cui è separata solo da uno stretto corso d’acqua. Qui le settimane scorse era scattato l’allarme dopo che due uccelli erano risultati positivi al virus: 19.000 volatili che potevano aver contratto l’infezione sono stati soppressi e il commercio di pollame vivo è stato temporaneamente bandito. Il caso dell’autista di Shenzen sembra però isolato. Delle 120 persone che avevano avvicinato l’uomo per fortuna nessuno sembra ancora aver manifestato alcun sintomo. La notizia tuttavia ricorda quanto sia importante tenere alta la soglia di attenzione e alimentare la ricerca nei confronti di questa potenziale minaccia che incombe sull’umanità in natura, anche senza l’intervento di eventuali terroristi evocato nelle ultime settimane.
H5N1 colpisce ancora
Primary tabs
Autori:
Sezioni:
Aviaria
Materiali correlati:
prossimo articolo
Il mare, la pesca e il clima
Durante quest’estate è capitato spesso di leggere o ascoltare avvertimenti e allarmi sullo stato degli stock ittici, sia dal punto di vista dell’eccesso di pesca sia dal punto di vista dell'impatto delle temperature crescenti. Il WWF ricorda con il Fish Dependence Day che a luglio 2024 l’Europa ha esaurito le risorse interne per la produzione di pesce, compresi molluschi e crostacei, analogamente a quanto avviene con l’Overshoot Day.