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Dinosauro dalle corna giganti

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Coahuilaceratops magnacuerna
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Coahuilaceratops magnacuerna è il curioso nome del dinosauro da poco scoperto in Messico. La caratteristica dell’insolito animale è la presenza di una grande coppia di corna della lunghezza di circa 2 metri. I dettagli del ritrovamento, ad opera di un gruppo di paleontologi statunitensi, verranno pubblicati nel volume intitolato “New perspectives on Horned Dinosaurs”, edito dalla Indiana University (Stati Uniti).

Il dinosauro, della lunghezza di circa sei metri e mezzo e alto ben due metri, rappresenta uno dei più massicci erbivori appartenenti al suo ecosistema. I resti, databili a circa 72 milioni di anni fa, sembrerebbero quelli di un individuo adulto al momento della morte. Le grosse corna, secondo gli studiosi, servivano al Coahuilaceratops come richiamo per la riproduzione e per combattere contro animali della stessa specie.

Sino ad oggi la storia dei dinosauri nell’area dell’attuale Messico è sempre stata povera di reperti e informazioni. Attraverso la scoperta del Coahuilaceratops magnacuerna i paleontologi sono riusciti a colmare quel vuoto di conoscenza dell’era del Tardo Cretaceo. Una scoperta che a detta degli esperti potrebbe anche riscrivere la storia dei dinosauri nell'America nord occidentale.

 http://www.unews.utah.edu/p/?r=052510-1

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Paleontologia

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parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.