fbpx Computer quantistico, un primo passo | Scienza in rete

Computer quantistico, un primo passo

Primary tabs

Read time: 2 mins

Il computer quantistico pare essere un obiettivo ancora lontano nel panorama scientifico, il sogno di una macchina in grado di risolvere problemi che i computer attuali non possono nemmeno avvicinare. Eppure, quello che sta avvenendo al Massachussetts Institute of Technology (MIT) “potrebbe essere il primo passo verso la computazione quantistica complessa”. A dirlo è Scott Aaronson, che insieme al suo gruppo di ricerca sta lavorando a un modello di computazione quantistica che consentirebbe un’implementazione più immediata rispetto ad approcci già studiati in passato. Il risultato del loro lavoro è stato pubblicato sull’ultimo numero di Science, online lo scorso 20 dicembre 2012, mentre risultati simili vengono dalle Università di Oxford, Vienna e dal Politecnico di Milano.

I sistemi studiati consistono in un insieme di canali ottici che si intersecano formando una sorta di labirinto, nel quale vengono immessi dei fotoni (particelle quantistiche da cui è costituita la luce). Immettendo nel dispositivo tre fotoni alla volta, attraverso cinque o sei porte di ingresso, si vuole calcolare la probabilità che questi escano da altrettante porte di output in una determinata combinazione. Il problema potrebbe somigliare a quello di tre biglie lanciate in percorsi intricati. I fotoni però possono interferire tra loro, come onde che vanno a rinforzarsi o a cancellarsi l'una con l'altra nei vari percorsi. Questo apporta notevoli difficoltà di calcolo delle probabilità cercate, che non possono essere risolte con un computer classico. La risposta giunge dall’osservazione del segnale che emerge dai canali di uscita del dispositivo.

Come afferma Edward Farhi, fisico teorico del MIT, ”sarà di grande utilità riuscire a mappare problemi computazionali di vasto interesse con sistemi di questo tipo”, creando circuiti ottici sempre più complessi e raffinati.

Autori: 
Sezioni: 
Fisica

prossimo articolo

Lo squinternato teorema di Rampini contro gli scienziati-sacerdoti

Auto sommerse da un'inondazione.

Cinque scienziati del Gruppo 2003 rispondono a un video del giornalista Federico Rampini, che nella sua rubrica sul sito del Corriere della sera ha commentato il ritiro di una pubblicazione scientifica sulle conseguenze economiche dei cambiamenti climatici dalla rivista Nature attribuendolo al comportamento di scienziati ideologizzati, che pubblicherebbero "dati falsi truccati" pur di rieducare l'umanità. Ma non è così: l'articolo non è stato ritirato dalla rivista, ma dagli autori stessi, che si sono accorti di alcuni errori nel loro studio e li hanno spiegati con chiarezza. Non è un caso di dati manipolati, ma al contrario di correttezza scientifica. Crediti immagine: Chris Gallagher/Unsplash

Da tempo il noto giornalista Federico Rampini cura una rubrica sul Corriere della sera online intitolata Oriente Occidente, dove pubblica brevi video in cui, inquadrato in primo piano, discute di vari argomenti di attualità. Il 10 dicembre scorso ha pubblicato nella rubrica un video intitolato “Cosa insegna lo scandalo della rivista Nature”. Le parole contenute nel video possono essere commentate in vari modi.