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Commissariato l'INRIM

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L'INRIM (Istituto Nazionale di Ricerca in Metrologia) è stato commissariato dal ministro Francesco Profumo, che ha sostituito il presidente uscente Alberto Carpinteri con Rodolfo Zich, ex rettore del Politecnico di Torino, il quale assume ora provvisoriamente la guida dell'Istituto.
La scelta del commissarimento arriva dopo molte polemiche e discussioni sorte negli ultimi mesi in seguito alle posizioni prese proprio da Carpinteri in merito a possibili linee di ricerca sulle reazioni piezonucleari da inserire nel programma dell'INRIM. Questa disciplina, di cui Carpinteri è uno dei principali sostenitori, è ancora molto contestata da buona parte della comunità scientifica: si tratta di un fenomeno che viene presentato come metodo alternativo di produzione di energia nucleare, attraverso la compressione di materiale roccioso.

La protesta contro l'idea del piezonucleare ha visto la partecipazione di molti dipendenti dell'Istituto e il coro di più di mille scienziati italiani, firmatari di un appello indirizzato al ministro.

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Come cominciano i terremoti

faglia di terremoto

Analizzando i primi secondi delle onde P, le prime a essere registrate dai sismometri durante un terremoto, un gruppo di ricercatori ha mostrato che è possibile stimare la magnitudo del terremoto. Il loro risultato si aggiunge al lungo dibattito sulla natura deterministica dei fenomeni di rottura all’origine dei terremoti e dunque sulla loro prevedibilità e ha implicazioni per i sistemi di allerta sismica precoce.

Nell'immagine due geologi dell'USGS misurano una rottura di faglia causata dai terremoti di Ridgecrest in California nel 2019. Foto di Ben Brooks/USGS (CC0).

È possibile prevedere la magnitudo di un terremoto osservando le onde sismiche nei loro primissimi istanti? Gli scienziati dibattono da decenni intorno a questa domanda, che è centrale per la progettazione dei sistemi di allerta sismica precoce.

Uno studio pubblicato recentemente da un gruppo di sismologi dell'Università di Napoli Federico II mostra che è possibile, analizzando circa 7000 mila onde sismiche relative a 200 terremoti avvenuti in tutto il mondo con magnitudo tra 4 e 9.