fbpx Il cavo elettrico più piccolo | Page 2 | Scienza in rete

Il cavo elettrico più piccolo

Primary tabs

Read time: 1 min

Ricercatori di tre università australiane hanno realizzato in laboratorio il più piccolo conduttore elettrico mai costruito finora. Le dimensioni atomiche del cavo costituiscono un traguardo particolarmente importante nel cammino verso i computer quantistici.

Il microscopico conduttore, 20 volte più piccolo del più piccolo cavo elettrico mai fabbricato, è stato realizzato depositando uno dopo l'altro una fila di atomi di fosforo in un cristallo di silicio. Al termine del processo il conduttore elettrico aveva una larghezza di quattro atomi e lo spessore di un atomo soltanto.

Nello studio che annuncia la realizzazione di questo conduttore record, pubblicata su Science, Bent Weber (University of New South Wales) e collaboratori sottolineano che il microscopico cavo possiede le stesse caratteristiche elettriche dei comuni conduttori di rame, cioè resistività eccezionalmente bassa ed eccellente capacità di trasporto di corrente.
Un'ulteriore particolarità – che stupirà chi si occupa di circuiti elettrici – è che nel minuscolo conduttore, benché la scala sia a livello atomico, è ancora perfettamente valida la legge di Ohm, la fondamentale relazione che in un circuito collega tensione, resistenza e corrente.

Purdue University 

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Tecnologia

prossimo articolo

Come cominciano i terremoti

faglia di terremoto

Analizzando i primi secondi delle onde P, le prime a essere registrate dai sismometri durante un terremoto, un gruppo di ricercatori ha mostrato che è possibile stimare la magnitudo del terremoto. Il loro risultato si aggiunge al lungo dibattito sulla natura deterministica dei fenomeni di rottura all’origine dei terremoti e dunque sulla loro prevedibilità e ha implicazioni per i sistemi di allerta sismica precoce.

Nell'immagine due geologi dell'USGS misurano una rottura di faglia causata dai terremoti di Ridgecrest in California nel 2019. Foto di Ben Brooks/USGS (CC0).

È possibile prevedere la magnitudo di un terremoto osservando le onde sismiche nei loro primissimi istanti? Gli scienziati dibattono da decenni intorno a questa domanda, che è centrale per la progettazione dei sistemi di allerta sismica precoce.

Uno studio pubblicato recentemente da un gruppo di sismologi dell'Università di Napoli Federico II mostra che è possibile, analizzando circa 7000 onde sismiche relative a 200 terremoti avvenuti in tutto il mondo con magnitudo tra 4 e 9.