fbpx Appello di Garattini a difesa della sperimentazione animale | Scienza in rete

Appello di Garattini a difesa della sperimentazione animale

Primary tabs

Read time: 2 mins

L’aggressività di una parte dei dei movimenti animalisti – scrive in un appello Silvio Garattini, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ -, che ha avuto un’altra manifestazione nell’assalto e nella devastazione degli stabulari dell’Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano, rende necessaria una forte presa di posizione da parte delle istituzioni scientifiche che operano in campo biomedico.

Non è tollerabile che il nostro lavoro possa essere vanificato da persone che operano come se non esistessero le leggi e compiano reati che rischiano di rimanere impuniti. La sperimentazione animale è ancora necessaria se si vogliono realizzare progressi nella terapia delle malattie, progressi che sono attesi dai tanti ammalati ancora privi di cure. La propaganda delle cosiddette sperimentazioni alternative sono una falsità perché cellule in vitro non sostituiscono la complessità del più semplice degli organismi viventi: esse rappresentano tecniche complementari che sono già praticate in tutti i nostri laboratori. Lavoriamo seguendo le leggi e per un fine che non è solo la conoscenza, ma il desiderio di giovare a chi soffre. Non possiamo accettare che chi calpesta il diritto di ricerca venga lasciato in libera circolazione e ci auguriamo che le organizzazioni che si occupano del benessere degli animali non siano complici e facciano sentire la loro voce contro la violenza.

Chiediamo a chi garantisce l’ordine pubblico di prevenire e di contrastare ogni attentato  alla sicurezza dei ricercatori e di operare per la protezione del loro lavoro”.

Ufficio Stampa Mario Negri - IRCCS

Autori: 
Sezioni: 
Ricerca

prossimo articolo

Naomi Oreskes: «Ho mostrato come la scienza viene manipolata. E ora spiego perché»

Naomi Oreskes al Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste

La storica della scienza Naomi Oreskes è stata protagonista della giornata conclusiva del Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza tenuto alla SISSA di Trieste. La docente di Harvard scava alle radici del fondamentalismo economico, mettendo a nudo le fallacie di un’ideologia che vuole abolire il più possibile le regole per lasciare mano libera al mercato. E mostra le deliberate strategie con cui è stata diffusa. Un’ideologia che odia lo Stato, nel culto della libertà dell’individuo e dell’impresa, ma vede anche nella scienza un’avversaria, perché è proprio la scienza che dimostra i gravi danni provocati da un mercato privo di regole.

Nell’Aula Magna della SISSA c’è molta aspettativa, e si sente. Naomi Oreskes, invitata a parlare nella giornata conclusiva del Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza, tenuto alla SISSA di Trieste dal 2 al 5 dicembre, presenterà il suo ultimo saggio The Big Myth – How American Business Taught Us to Loathe Government and Love the Free Market (presto in libreria anche in traduzione italiana).