fbpx Aggirato il DNA mitocondriale | Scienza in rete

Aggirato il DNA mitocondriale

Primary tabs

Read time: 1 min

Una nuova tecnica potrebbe consentire alle donne portatrici di gravi malattie ereditarie trasmesse attraverso il DNA mitocondriale di concepire figli sani. Nei mitocondri infatti è contenuto materiale genetico di origine esclusivamente materna, nel quale si possono nascondere mutazioni responsabili di gravi malattie muscolari e neurodegenerative, per le quali non esistono a tutt'oggi cure efficaci. «L'ideale sarebbe poter sostituire il DNA mutato nell'ovocita materno» spiega Shoukhrat Mitalipov, dell'Oregon Health and Science University, «ma al momento ciò non sembra fattibile e altre tecniche mirate a trasferire o diluire il citoplasma si sono dimostrate inefficaci o poco sicure. Per questo abbiamo elaborato e sperimentato con successo sui macachi una diversa strategia». Invece di cercare di sostituire il materiale difettoso, Mitalipov e i suoi colleghi hanno preso dalla madre il materiale genetico sano contenuto nei cromosomi e lo hanno trasferendolo nell'ovocita di una donatrice con DNA mitocondriale sano a cui era stato tolto il nucleo. «Trasferendo il materiale genetico quando il fuso mitotico è in metafase II» precisa il ricercatore, «siamo riusciti a ottenere tre piccoli il cui DNA nucleare derivava interamente dalla madre, mentre quello mitocondriale originava dalla donatrice».

Nature pubblicato online il 26 agosto 2009 doi:10.1038/nature08368

Autori: 
Sezioni: 
Riproduzione

prossimo articolo

La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.