“ChimicAmbiente” è il nome di una scuola di formazione ideata
da un gruppo di persone, in parte accademici in parte professionisti privati,
che due anni fa hanno deciso di unire i propri sforzi, e anche i propri sogni,
per dar vita ad una start up, Chema Srl, che tra le sue mission ha la diffusione della cultura
chimica.
Chimicambiente, giunta quest’anno alla sua terza edizione, si
svolge nel periodo di novembre nel contesto della bella Villa Celestina di
Castiglioncello (LI), recuperata con fondi europei grazie al Comune di
Rosignano Marittimo e all’Università di Pisa, che hanno patrocinato la scuola,
insieme a Confindustria Livorno e al Comune di Cecina.
Dal 20 al 23 Novembre scorso, una ventina di ragazzi, tra
laureandi, dottorandi, neolaureati e giovani in cerca di occupazione, tutti con
un background scientifico, dalla chimica alla biologia, dalle scienze agrarie
alle scienze ambientali, hanno seguito un corso molto intensivo dedicato al tema
della Chimica e degli Alimenti.
Come la Chimica può aiutare a caratterizzare i prodotti agro-alimentari? Con quali tecniche chimico-fisiche e chimico-analitiche? Quali sono le normative che salvaguardano i consumatori dalle frodi e dalle adulterazioni e come la Chimica offre un aiuto insostituibile nel raggiungimento di questo obiettivo?
Buona parte delle risposte a queste domande sono risultate
dalle lezioni, e dai dibattiti che le hanno seguite, tenute da una quindicina
di docenti che hanno aderito alla Scuola di ChimicAmbiente 2013.
Tra questi alcuni tra ricercatori e professori
dell’Università di Pisa (Prof. Veracini, Prof. Ceccarini, Dr.ssa Degano, Dr.
Cifelli, Dr.ssa Lucejko e Dr.ssa Domenici) che hanno fornito gli elementi di
base per capire sia il funzionamento e i principi di tecniche come le
cromatografie e le spettroscopie, sia il ruolo fondamentale della statistica
univariata e multivariata nell’analisi dei dati chimici.
Uno dei valori aggiunti della scuola è stata la grande
partecipazione da parte di aziende private, che hanno voluto non solo
sponsorizzare la scuola, come ad esempio la SALOV (produttrice e distributrice di
vari tipi di olio destinati al mercato alimentare), i Grandi Molini Italiani
(produttrice di farine), la NUOVA SOLMINE e la SOLVAY (due importanti industrie
chimiche nella Regione Toscana), ma anche partecipare con degli interventi
dedicati alla produzione e al controllo chimico degli alimenti (come nel caso
degli olii vergine ed extra vergine), al controllo di prodotti chimici
destinati al mercato alimentare (come, ad esempio, il bicarbonato di sodio).
I ragazzi hanno potuto interagire con alcuni esperti di
strumentazioni analitiche, come due rappresentanti di Thermofisher e di
PerkinElmer, che hanno mostrato alcune applicazioni recentissime della
cromatografia allo studio delle adulterazioni in cibi e in bevande, mostrando
come ormai, il livello di rivelabilità di questi strumenti sia tale da
permettere di scovare la presenza di sostanze “inaspettate” in tracce e di
individuare la frode anche su quantità molto piccole di campione.
Un altro aspetto affrontato è stato quello delle normative, sia Italiane che Europee,
grazie alla partecipazione del responsabile della sezione Igiene della A.S.L.
locale, il Dr. Vignali, e di Federchimica Italia, con la dottoressa Grisai, che
ha affrontato il tema delle normative in fatto di materiali a contatto con gli
alimenti. Questo ci ha permesso di introdurre agli studenti alcuni aspetti del
Reach, che sta ormai diventando un must
per chi opera nel campo dei laboratori chimici.
Un momento importante di ChimicAmbiente è stato, come ogni
anno, la “tavola rotonda”, evento
aperto alla cittadinanza, con un taglio divulgativo, quest’anno intitolata: “Il buon prodotto alimentare: come produrre e
controllare cosa mangiamo”, a cui hanno partecipato i comuni cittadini,
oltre alle istituzioni locali e alcune insegnanti delle scuole medie e
superiori della zona. Particolarmente interessante è stato l’intervento di Fabio
Pellegrini, responsabile del sistema qualità della Cooperativa UNICOOP Tirreno,
che ha parlato della filiera interna ed esterna che porta al marchio COOP sui
prodotti agro-alimentari. La tavola rotonda è culminata con un significativo
riconoscimento del Club Rotary di Rosignano Solvay, che, tramite il suo
presidente, Claudio Spinelli, ha consegnato due
borse di studio a due neolaureati tra i partecipanti alla scuola “Chimicambiente”:
Lorenzo Cotrozzi, laureato in Scienze Agrarie, e Gabriele Donzelli, laureato in
Scienze Ambientali.
L’ultima giornata della scuola ha visto anche la
partecipazione di alcune insegnanti di scienze e della ex-preside del Liceo
Enrico Fermi di Cecina, l’attuale Onorevole Maria Grazia Rocchi, che si è
mostrata estremamente sensibile all’iniziativa.
Una tradizione della scuola di
formazione “Chimicambiente” è quella di invitare dalle scuole superiori del
comprensorio i migliori studenti, individuati dalle loro professoresse di
scienze. La presenza di questi ragazzi è molto importante per creare un link
tra scuole superiori e università, oltre che per offrire loro uno spaccato
completo su alcuni aspetti della vita di ogni giorni in cui la Chimica entra da
protagonista, come è il caso dell’alimentazione.Uno degli obiettivi di Chimicambiente, che pensiamo sia
stato raggiunto anche con questa terza edizione, è quello di fornire un punto
di incontro tra chi partecipa alla scuola e il mondo del lavoro, offrendo la
possibilità di un contatto diretto con le aziende che operano sul territorio,
che lavorano sulla Chimica e con la Chimica.