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Tra poco Genova di nuovo capitale della scienza

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Fra pochi giorni Genova sarà di nuovo capitale della scienza. Dal 24 ottobre al 2 novembre, il Festival della Scienza torna a far brillare il capoluogo per il dodicesimo anno consecutivo, con un programma che si distingue per la varietà e la qualità degli ospiti italiani e stranieri, per l'adesione di tutti i principali istituti di ricerca nazionali e per uno sguardo che sempre più si orienta verso due orizzonti strategici decisivi per il futuro: la valorizzazione dei giovani e la collaborazione internazionale, nell'ottica di sviluppo di un ponte tra le eccellenze italiane e le più vivaci realtà del mondo.

L'edizione del 2014 ha come filo conduttore il tempo. Elemento al centro dei nostri pensieri e della nostra vita, il tempo detta l'agenda delle giornate, sfuggendo tra i mille impegni del quotidiano (Tempus fugit, dicevano i latini). Noi cerchiamo di misurarlo e padroneggiarlo con strumenti precisi e sofisticati, ma altrettanto non riusciamo a coglierne i confini e la natura.

Scienza in rete sarà presente al Festival come media partner.
Trasmetteremo in diretta streaming alcuni degli eventi. Cercheremo, inoltre, con i nostri inviati di farvi entrare nel cuore delle mostre, parleremo del “tempo” con numerosi ospiti e vi racconteremo gli aspetti più curiosi e divertenti di questo importante appuntamento per il mondo della scienza.

Vi aspettiamo a Genova…

 


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Alimentazione sostenibile: imparare dalla preistoria

Dimostrazione cottura preistorica

Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.