Si è insediato il 25 settembre, presso il ministero
dell’Ambiente, il gruppo di lavoro istituito dal ministro Andrea Orlando che
avrà il compito di individuare soluzioni adeguate per chiudere il ciclo dei
rifiuti in Campania. Il gruppo è formato da rappresentanti del ministero
dell’Ambiente e della Regione Campania e da esperti e scienziati dell’Ispra,
del Cnr, dell’Enea. “Le massime autorità scientifiche verificheranno nelle
prossime settimane – commenta il ministro Orlando – quali alternative ci sono
al progetto di un termovalorizzatore. Le soluzioni individuate dovranno essere
scientificamente fondate, finanziariamente sostenibili e credibili nella
risposta all'Unione europea in riferimento alle questioni da questa poste negli
anni scorsi e attinenti il completamento del ciclo ordinario dei rifiuti e la
risoluzione del problema ecoballe”.
Rifiuti Campania: al via il gruppo di lavoro
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Alimentazione sostenibile: imparare dalla preistoria

Il progetto Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.
Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).
Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.