fbpx Cooperazione e condivisione, intervista a Stephen Peedell | Scienza in rete

Cooperazione e condivisione, intervista a Stephen Peedell

Primary tabs

Read time: 2 mins

La coordinazione è una conditio sine qua non per la ricerca scientifica europea. Un ottimo esempio di tale coordinazione è rappresentato dal Centro Comune di Ricerca (CCR), una direzione generale della Commissione Europea nella quale sono coinvolti sette istituti di ricerca, fra i quali spicca l’italiana Ispra. E proprio all’Ispra lavora Stephen Peedell, Senior Scientific Officer dell’Unità di Gestione delle Risorse Ambientali. “Di formazione sono un geografo e mi sto occupando di architettura di sistemi geospaziali”, ci ha raccontato Peedell, presente al Festival della Scienza di Genova per presentare il CCR nell’ambito della mostra Piazza Europa. “Il nostro lavoro consiste nello sviluppare database spaziali, cataloghi e servizi web finalizzati alla geoinformazione. Per fare ciò sfruttiamo la grande quantità di dati geografici, ecologici e demografici disponibili, dai quali vengono tratte visualizzazioni ed infografiche. Lo scopo? Utilizzare queste tecnologie geospaziali per influenzare i processi decisionali sull’ambiente.”

Un lavoro di grande importanza, dunque, che si scontra con tutta una serie di difficoltà. “I dati che usiamo sono dati che sono già stati raccolti,” spiega Peedel, “ma che non sempre sono facilmente reperibili. Ci sono diversi problemi, alcuni di natura tecnica, come l’invecchiamento dei formati, più difficili da convertire in digitale. Altre volte invece il problema è politico, poiché non sempre i dati che ci interessano vengono condivisi, specialmente in determinate aree del pianeta.”

L’informazione come strumento per stimolare un dibattito, questa è l’idea di Peedel, che aggiunge: “entrare in una rete di attività con i nostri risultati è fondamentale per noi. Lo stimolo iniziale che possiamo dare può invogliare altre realtà presenti nella stessa rete a iniziare collaborazioni con noi. Più contatti, più nodi della rete e quindi maggior diffusione dell’informazione, che si traduce in una più alta possibilità di raggiungere e influenzare i decisori politici.” 

Ecco quindi un’altra parola che ben si sposa con cooperazione: collaborazione.

“La nostra partecipazione al Festival della Scienza si muove proprio in questa direzione,” conclude Peedel. “Collaborando col Festival, e quindi con la città di Genova, speriamo di invogliare altre città italiane a collaborare con noi.”

Un augurio più che mai condivisibile, nell’ottica dell’eccellenza europea.



Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Ama i tuoi microbi come te stesso

Immagine molto ingrandita di batteri gialli su sfondo azzurro

La pandemia di Covid-19 ha riacutizzato il timore dei microbi, già sollecitato dalle molte pubblicità che spingono a igienizzare e disinfettare. Un approfondito saggio, molto dettagliato e documentato, ci mostra che al contrario i microrganismi sono nostri preziosi alleati, indispensabili alla vita sulla Terra. In grandissima parte utili, devono essere tutelati e trattati con rispetto, anche perché possono aiutarci a difendere la sostenibilità stessa della nostra presenza sul Pianeta. Crediti immagine: CDC/Unsplash

Preparatevi a un viaggio lungo, appassionante, molto documentato - e quindi anche piuttosto impegnativo - attraverso un immenso mondo di cui pochi immaginano l’estensione: quello dei microbi. Siamo di fronte a un saggio di divulgazione scientifica che, benché nel complesso sia chiaro e di lettura scorrevole, non risparmia alcune parti di approfondimenti tecnici, meglio apprezzabili da chi abbia qualche conoscenza di base nel campo della biologia.