fbpx Vero o falso sugli OGM | Scienza in rete

Vero o falso sugli OGM

Primary tabs

Read time: 6 mins

A seguito del via libera da parte dell’Unione Europea alla commercializzazione di alcuni organismi geneticamente modificati (tra cui la patata transgenica di cui si è occupato anche Scienza in rete: I pomi della discordia, Le prime vittime della patata ogm: i fatti) si è ricostituita una contrapposizione tra favorevoli e contraria agli OGM. In questo quadro il senatore Tomaso Zanoletti (link alla pagina personale del Senato) ha scritto una interrogazione parlamentare affinché il Ministero della Salute emani norme restrittive nell’ambito della produzione e del controllo degli OGM.
Piero Morandini analizzata nel merito l’interrogazione del senatore Zanoletti.

«ZANOLETTI - Ai Ministri della salute e delle politiche agricole alimentari e forestali -

Premesso che:
- le società multinazionali stanno invadendo il mondo con Organismi geneticamente modificati (Ogm) "segretati", di cui non si conosce la modifica apportata ai vegetali perchè coperta da segreto industriale;»

L’affermazione è falsa. Tutti i dettagli sul costrutto, la trasformazione, l’analisi dei rischi, le pubblicazioni...etc. sono disponibili al sito: http://cera-gmc.org/index.php?action=gm_crop_database (in passato era il sito www.agbios.com/dbase.php)

«- i virus transgenici con cui oggi si realizzano gli Ogm penetrano nel DNA della pianta, modificandola in maniera sconosciuta;»

L’affermazione è falsa perché:

  • non sono stati usati virus per fare le piante oggi in commercio, ma bensi plasmidi e batteri naturalmente capaci di trasformare le piante
  • la modifica è conosciuta nel senso che si conoscono i geni presenti sul plasmide, si conosce l’espressione degli stessi, le proteine che vengono sintetizzate, il sito di inserzione...etc. Il fenotipo riscontrato nei transgeni in genere è quello previsto. 

La stessa cosa non è possibile dire per migliaia di piante coltivate, tra cui, ad esempio, piante di frumento come Creso, ampiamente usato in Italia per fare pasta) in cui non si conosce:

  • il numero e l’identità dei geni mutati,
  • la modifica che hanno subito,
  • quali e quante proteine allergeniche o responsabili per la produzione di sostanze tossiche vengano attivate dalla mutagenesi.

La mutagenesi clasica è stato dimostrato in diversi casi avere effetti ben più globali e imprevedibili della transgenesi [1,2].

«- tali virus transgenici dovrebbero restare latenti, ma nulla può escludere che possano anche riattivarsi in maniera analoga a noti virus tumorali induttori di leucemie, sarcomi, carcinomi, gliomi;»

Non essendo virus non possono riattivarsi. Se anche lo fossero, a maggior ragione non si dovrebbero mangiare carne, formaggio, latte, frutta e verdura per gli stessi motivi, perchè spesso contaminati da virus di varia natura, spesso di origine animale e quindi presumibilmente più pericolosi per l’organismo umano. L’acqua di mare ad esempio contiene tra 10 milioni e 100 Miliardi di particelle virali o virus-simili per litro [3].

«- essi possono anche essere portatori di malattie nuove o di malattie abbastanza simili a ben note sindromi purtroppo ancora poco comprese nella loro dinamica (AIDS, Mucca Pazza, eccetera);»

Non solo non esiste alcuna evidenza che le piante transgeniche oggi in commercio abbiano causato anche solo un raffreddore, ma c’è ampia documentazione degli enormi benefici ambientali e sanitari. Propagare tali menzogne e illazioni non fa altro che ritardarne l’introduzione in vari paesi negando ai rispettivi popoli i benefici. Al contrario, l’opposizione e l’isteria qui documentata verso piante come il mais Bt colpisce i nostri maiscultori oltre che le popolazioni povere del Guatemala costringendole a mangiare mais contaminato da micotossine, che sono causa di malattie come la spina bifida [4].

«- il Cauliflower Mosaic Virus (CaMV) utilizzato dalle multinazionali Ogm per modificare geneticamente le piante è in grado di penetrare e di replicarsi anche nelle cellule degli animali, comprese quelle dei mammiferi e anche quelle umane, in quanto possiede particolari promoters (motori di attivazione genetica);»

Non viene usato il CaMV, ma solo un pezzo relativamente piccolo del suo DNA, che risulta quindi tanto efficace a causare infezioni (si noti bene nei cavoli e in altre specie vegetali) quanto la testata di un motore è efficace da sola a far andare una macchina. Il virus intero al contrario è abbondante in molti ortaggi, principalmente piante come cavolo, cavolfiore, broccoli, colza... [5], per cui seguendo il ragionamento del Senatore Zanoletti, sarebbero da bandire completamente.

«- consumando prodotti modificati geneticamente con il CaMV, quest'ultimo può generare un super virus capace di propagarsi nelle piante ad uso alimentare, negli insetti (ad esempio nelle zanzare), e quindi arrivare all'uomo;»

Si potrebbe anche ipotizzare che una pianta di mais sia capace di camminare e di andare in giro a strangolare i passanti, ma tale ipotesi non si basano su alcuna evidenza o esperienza accumulata fino ad oggi.

«- non avendo a disposizione l'informazione di base relativamente agli Ogm "segretati", non è possibile neppure predisporre metodi di analisi e controllo;»

Affermazione falsa. Tanto e vero che vengono fatti controlli, anche da privati, sulle milioni di tonnellate di prodotti importati per la presenza di prodotti approvati e non approvati nell’unione europea. La tolleranza zero verso le varietà non ancora approvate rischia di causare un tracollo della zootecnia della UE [6].

«- tali Ogm sono prodotti negli Stati Uniti ed altri Paesi dove non vengono separate le filiere Ogm e le esportazioni possono risultare contaminate, rendendo la situazione intollerabile oltre che rischiosa,»

Se non li segregano nei paesi di origine vuol dire che le autorità locali non li giudicano pericolosi. Essendo consumati anche da loro e da molti altri paesi risulta difficile credere che tutti questi paesi (produttori o importatori) non si preoccupino minimamente di tutelare la salute pubblica. I complotti globali possono certamente esistere, ma questo sembrerebbe proprio di proporzioni galattiche (e ipotizzato su una serie formidabile di informazioni false o comunque fantasiose).

«Si chiede di sapere:
- se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno, per motivi di sicurezza e garanzia della salute, ottenere dai Paesi produttori le informazioni di base per programmare e disporre dei metodi di analisi e controllo;»

Come specificato le informazioni esistono già, sono accessibili a tutti e già usate da molti enti di controllo, anche italiani.

«- se non intendano incaricare l'Istituto superiore di sanità  e l'Istituto zooprofilattico di approfondire lo studio delle produzioni di Ogm "segretati", vale a dire quelli di cui non si conosce la modifica apportata;
- se non ritengano utile, infine, separare le diverse filiere Ogm per evitare possibili contaminazioni nelle esportazioni. (4-02892)»

Non solo sarebbe più costoso, ma già adesso risulta praticamente impossibile visto che importiamo circa il 90% del nostro fabbisogno (dati desumibili dalla banca dati della FAO: http://faostat.fao.org/) di soia e che il 77% della soia coltivata a livello mondiale è transgenica (per le percentuali di colture transgeniche si veda http://www.isaaa.org). Inoltre visto che la UE e l’italia ammettono la coltivazione di varietà tossiche come la colza ad alto acido erucico (HEAR, 7) non si capisce perchè dovremmo spendere soldi ed energie per controllare delle varietà vegetali dichiarate sicure per la salute e l’ambiente dagli ENTI preposti (per esempio USDA o EFSA).

[1] Batista et al., (2008) Microarray analyses reveal that plant mutagenesis may induce more transcriptomic changes than transgene insertion. Proc. Natl. Acad. Sci. USA. 105: 3640-3645.
[2] Baudo, M.M. et al. (2006) Transgenesis has less impact on the transcriptome of wheat grain than conventional breeding. Plant Biotechnol. J. 4:369-380.
[3] Bratbak, G., Thingstad. T. and Heldal. M. (1994) Viruses and the microbial loop. Microb. Ecol. 28:209-221.
[4] http://www.salmone.org/wp-content/uploads/2008/12/i_benefici_del_mais_bt.pdf
[5] Shepherd RJ, 1981. Cauliflower mosaic virus. AAB Descriptions of Plant Viruses No. 243. Wellesbourne, UK: Association of Applied Biologists.
[6] Wager R, McHughen A. (20101) Zero sense in European approach to GM. EMBO Rep. 11:1-5
[7] Bilsborrow et al., (1998) Contamination of Edible Double-Low Oilseed Rape Crops via Pollen Transfer from High Erucic Cultivars. J Sci Food Agric 76:17-22

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Le cause del dilagare dei pensieri suicidi in adolescenza

Analizzando le risposte di un campione di oltre 4.000 studenti italiani, una ricerca del gruppo MUSA del CNR ha evidenziato l’importanza del deterioramento delle relazioni umane nella nascita di pensieri suicidi in adolescenza. È un risultato che conferma quanto suggerito da altri studi ed evidenzia l’urgente bisogno di interventi mirati e contestualizzati, e anche il ruolo centrale e cruciale della scuola nel sostegno del benessere relazionale giovanile.

Crediti immagine: Andreea Popa/Unsplash

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha iniziato ad approfondire l’analisi delle ideazioni suicidarie, anche a causa del loro dilagare. Questi pensieri, diversamente dal suicidio, costituiscono un oggetto di studio su cui è possibile raccogliere dati direttamente dai soggetti coinvolti nel problema. Uno studio su un campione di oltre 4.000 studenti e studentesse delle scuole superiori svolto dal gruppo MUSA del CNR sottolinea l’importanza del deterioramento delle relazioni umane nella nascita di pensieri suicidi in adolescenza.