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Rilanciamo insieme la ricerca in Italia

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La prossima settimana Telethon si appresta alla sua ventiduesima maratona televisiva, che andrà in onda sulle reti Rai dal 16 al 18 dicembre: come direttore generale della Fondazione desidero cogliere questa occasione per riproporre una proposta concreta nata dalla nostra esperienza e condivisa anchecon Scienzainrete e il gruppo 2003 per rilanciare la ricerca scientifica nel nostro Paese. Questi tre giorni, in cui i cittadini italiani mettono insieme le forze intorno alla sfida delle malattie genetiche rare, sono infatti anche un’opportunità importante per molti scienziati italiani di far conoscere al grande pubblico quanto si possa realizzare con una gestione meritocratica e trasparente dei finanziamenti. Operare politiche volte alla crescita sia ora più che mai cruciale, soprattutto in un settore strategico come quello della ricerca scientifica.

Vorrei quindi riproporre il documento sul rilancio della ricerca scientifica che le nostre associazioni hanno elaborato alcuni mesi fa, perché mi sembra possa essere una buona base per ripresentare al nuovo governo la priorità della ricerca per il nostro paese. Leggi il documento.

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Cosa sanno davvero le neuroscienze su sesso, genere e identità?

cervello con elementi grafici

Uno studio pubblicato su Behavioral Sciences mette in discussione l’idea di un cervello rigidamente “maschile” o “femminile”, proponendo una lettura basata sulla complessità delle reti neurali: le differenze legate al sesso biologico, spiega l'autore, esistono ma si sovrappongono ampiamente, mentre il genere lascia tracce più diffuse, legate a emozioni e cognizione sociale. L’identità emerge così come il risultato dinamico di biologia, esperienza e contesto culturale.

Un anno fa, su queste pagine, si raccontava di uno studio che aveva fatto molto discutere: in quasi cinquemila preadolescenti, sesso biologico e genere sembravano lasciare “impronte” in reti neurali in parte diverse, suggerendo che ciò che chiamiamo sesso e ciò che chiamiamo genere non coincidono neppure nel cervello.