fbpx Rifiutare un premio? Si può | Scienza in rete

Rifiutare un premio? Si può

Primary tabs

Tempo di lettura: 4 mins

E’ raro che uno scienziato rinunci a un premio, specie se si tratta di un prestigioso riconoscimento internazionale. Eppure è accaduto pochi mesi fa e, anche tra gli addetti ai lavori, non tutti ne sono al corrente. Il premio in questione, conferito annualmente dall’Associazione Europea di Cristallografia (ECA), è intitolato a Max Perutz (Vienna 1914 – Cambridge 2002), pioniere della biologia molecolare e celebre per aver determinato la struttura dell’emoglobina. Si ricorda che Perutz divise con John Kendrew (Oxford 1917-1997)  il Premio Nobel per la Chimica 1962. 

Il premio che oggi porta il suo nome  viene attribuito a un cristallografo per meriti conseguiti in qualsiasi  ramo della disciplina. Possono derivare dall’attività di leadership, da contributi scientifici oppure da entrambi. Il premio consiste in un diploma e una somma in denaro. Viene assegnato a una sola persona e non a un gruppo, ma se il premiato vuole riconoscere il contributo dei collaboratori può farlo nelle forme previste. E’ già stato diffuso l’invito a proporre  candidature per il 2010, anno della V edizione. Il premio verrà consegnato nel corso della cerimonia di apertura del 26° Convegno Europeo di Cristallografia. I vincitori delle precedenti edizioni sono stati rispettivamente: George M. Sheldrick (Göttingen), Eleanor Dodson (YorK) e Davis Stuart (Oxford). Prima di essere dedicato a Perutz, il premio si chiamava semplicemente Premio ECA. Ebbe tre edizioni (2000-2003);  la prima volta toccò ad Ada Yonath (poi Nobel 2009) e l’ultima  al nostro connazionale Carmelo Giacovazzo dell’Università di Bari, un teorico di indiscusso valore.

Lynne B. McCusker
Lynne B. McCusker,
premio Perutz 2009

Come si è detto, i vincitori del Perutz sono finora tre, perché nel 2009 il meccanismo si è inceppato e il premio non è stato accettato. Vediamo il perché. Intanto va precisato che la persona scelta era Lynne B. McCusker del Laboratorio di Cristallografia del Politecnico di Zurigo, diretto da Walter Steurer, che si era sottoposta alla trafila delle nomination e che inizialmente aveva accettato il premio. Le motivazioni si possono trovare sul sito ECA. Per riassumerle,  si ricordano i rilevanti contributi di McCusker allo sviluppo di metodologie per l’analisi strutturale di materiali policristallini, zeoliti incluse. Lo scorso agosto, a Istanbul, McCusker ha tenuto la conferenza di rito nel corso della cerimonia di apertura del 25°ECM (European Crystallographic Meeting). Successivamente, durante il convegno,  maturò la decisione di rifiutare il premio.

Christian Bärlocher
Christian Bärlocher,
marito di  Lynne

A quanto risulta da una lettera inviata ad Andreas Roodt, Chairman del Comitato Premio Perutz, McCusker non ottenne ciò che desiderava al momento della compilazione del diploma e del sito web del premio. In pratica, l’interessata chiedeva che il nome di Christian Bärlocher venisse associato al suo, o almeno se ne riconoscesse in maniera appropriata il contributo alle ricerche premiate. Avuta risposta negativa, McCusker fece il gran rifiuto. Con una lettera spedita alla Newsletter dell’International Union of Cristallography, McCusker chiarì ulteriormente il suo pensiero. Precisò di aver accettato inizialmente il premio anche in rappresentanza di Bärlocher, con il quale collaborava strettamente da vent’anni. Quando le apparve chiaro che il premio era stato assegnato a lei come leader del gruppo e che la comunità dei cristallografi aveva percepito il gesto con lo stesso significato, si ritenne in dovere di sottolineare la parità con Bärlocher e soprattutto il fatto di non sentirsi leader del gruppo di ricerca. La lettera contiene i particolari delle trattative con il Comitato e le scuse di McCusker.

Cosa pensare di questo inusuale comportamento? In tempi come quelli attuali,  in cui la pretesa di riconoscimenti non è sempre commisurata ai meriti e la pirateria scientifica ha guadagnato (purtroppo) molto terreno, è difficile non provare simpatia per il gesto di McCusker. Potrebbe essere, dopo tante parole, un esempio pratico di corretto comportamento scientifico anche se, probabilmente, la premiata poteva pensarci prima.  Per completezza d’informazione, bisogna ricordare che i due interessati sono sposati.  Anche Bärlocher, però, ha buona fama di cristallografo, con competenze che integrano quelle della moglie, nei cui lavori figura come co-autore. Questo dovrebbe smorzare il gossip e, in ogni caso, tra moglie e marito meglio sarebbe non mettere il dito, per motivi di garbo e, soprattutto, per mancanza di prove.

Per saperne di più
The Max Perutz Prize of the European Crystallographic Association (http://www.ecanews.org/ecaprize.php)
McCusker L., Letter to the Editor, IUCr Newsletter, 17(4), 2009, p. 21

Premio giovani ricercatrici e ricercatori


Il Gruppo 2003 per la ricerca scientifica indice la quarta edizione del "Premio giovani ricercatrici e ricercatori edizione 2025" per promuovere l'attività di ricerca e richiamare l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica sulle nuove generazioni di scienziate e scienziati.



prossimo articolo

Alcune cose da sapere sulla bomba nucleare oggi

esplosione della bomba su Nagasaki

Gli Stati Uniti attaccano l’Iran subito dopo Israele con l'accusa di voler costruire la bomba nucleare, che nel frattempo continua a massacrare Gaza. La Russia fa lo stesso con l’Ucraina e la Francia ipotizza di creare un ombrello nucleare europeo. Con la scusa della deterrenza crescono escalation e morti. Facciamo il punto su alcune cose da sapere sulla bomba nucleare, anche in occasione dell’uscita del libro postumo di Pietro Greco “L’atomica e le responsabilità della scienza” (L’asino d’oro, 2025).

Immagine: bomba su Nagasaki Charles Levy - U.S. National Archives and Records Administration

Trump alla fine ha deciso di unirsi ai bombardamenti israeliani contro l’Iran per smantellarne con la forza il probabile programma nucleare. Le minacce della Russia più o meno implicite di usare la bomba nucleare con l’Ucraina sono sempre presenti, e la Corea del Nord fa lo stesso con la Corea del Sud.