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Quei creazionisti del CNR

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E così apprendiamo che il massimo ente di ricerca scientifica italiano ha come vicepresidente un creazionista - Roberto De Mattei,  storico del cristianesimo, presidente della Fondaazione Lepanto - che dopo aver organizzato un convegno di antidarwiniani, ora ne pubblica gli atti in un libro (Evoluzionismo. Il tramonto di un'ipotesi, Cantagalli, 2009). «Dal punto di vista della scienza sperimentale entrambe le ipotesi sulle origini, sia l’evoluzionista che la creazionista, sono inverificabili. Su questi temi ultimi non è la scienza, ma la filosofia, a doversi pronunciare», ha affermato l'autore, il cui libro ha pure ricevuto un piccolo finanziamento per la stampa dal CNR.

Sia Le Scienze, con il suo direttore Marco Cattaneo, sia Micromega con Telmo Pievani hanno già detto la loro. Ma non è giusto che sembrino voci minoritarie, quasi da setta, nello sconfortante panorama italiano. Appropriatamente commenta anche il presidente della Società italiana di biologia evoluzionistica Marco Ferraguti: «I testi inclusi nel volume non hanno nulla a che fare con la scienza, e del resto nessuno degli autori gode di un qualche credito a livello internazionale. Sostengono tesi stravaganti, come quella per cui i dinosauri sarebbero vissuti al massimo quarantamila anni fa. (Gli autori) sono dei perfetti sconosciuti: il più noto è il polacco Maciej Giertich, ex parlamentare europeo criticato per uno scritto di sapore antisemita».

Il punto - come hanno osservato i vari commentatori in queste ore - non sono le dimenticabili tesi antiscientifiche del libro-convegno, quanto il fatto che De Mattei sia al vertice del maggiore ente di ricerca scientifica italiano. In una nota, il presidente del CNR Luciano Maiani afferma che «il volume non esprime la voce ufficiale del CNR».

 

Dichiarazioni in risposta all'articolo de Il Corriere della Sera

In merito all'articolo "Darwin mette in imbarazzo il Cnr - Lite tra studiosi sul creazionismo" (1.12.2009), voglio precisare che "il carattere aperto della ricerca intellettuale" e la "personale contrarietà a ogni forma di censura delle idee" per me e per il Consiglio Nazionale delle Ricerche non sono un "contentino", come afferma l'articolo, ma valori fondanti, coerenti con la civiltà del nostro Paese. Con l'occasione intendo ribadire con forza - al di là delle diverse posizioni culturali - i rapporti di stima, amicizia e proficua collaborazione che mi legano al Vice Presidente, prof. Roberto de Mattei.

Luciano Maiani, Presidente Cnr

 

Relativamente all'articolo "Darwin mette in imbarazzo il Cnr, Lite tra studiosi sul creazionismo" (1/12/09), desidero precisare che le possibili differenze di pensiero sull'evoluzionismo o su altri temi di carattere culturale non fanno velo alla stima e alla piena sintonia che esiste tra il Presidente del CNR, prof. Luciano Maiani, e me circa la governance dell'Ente e il futuro della ricerca in Italia.

Roberto de Mattei, Vice Presidente CNR

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