fbpx Parte ufficialmente l’European Innovation Council | Scienza in rete

Parte ufficialmente l’European Innovation Council

Primary tabs

Tempo di lettura: 4 mins

È stato lanciato il 18 marzo lo European Innovation Council (EIC), il nuovo piano inserito in Horizon Europe per il 2021-2027. Il nuovo programma propone il piano di innovazione EIC, con budget di finanziamento di 10 miliardi, e consentirà di sviluppare innovazioni rivoluzionarie ad alto rischio e alto impatto, contribuendo agli obiettivi del Green Deal e al Piano di Ripresa europeo; prevede anche alcuni particolari premi per sostenere i lati virtuosi dell’innovazione a livello europeo.

Crediti immagine: Guillaume Périgois/Unsplash

Fraunhofer, l’istituzione pubblica no-profit tedesca distribuita in una rete di 75 istituti di ricerca, rappresenta oggi un modello per l’Europa. Una nave corsara, che grazie alla sua agilità è in grado di contribuire alla crescita economica, offrendo alle aziende innovazione scientifica. Non a caso, una delle principali novità in Europa è l’European Innovation Council (EIC), il cui lancio si è tenuto il 18 marzo scorso. Si tratta del nuovo piano inserito in Horizon Europe, il programma quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione che coprirà un arco di tempo compreso tra 2021 e il 2027.

Diversamente dal programma quadro precedente (Horizon 2020), oltre a prevedere il piano di ricerca di base European Research Council (ERC), il nuovo programma propone anche il piano di innovazione EIC, il cui budget di finanziamento è di 10 miliardi per l’intero periodo 2021–2027 e consentirà ai più meritevoli e visionari gruppi di ricerca applicata, start-up e PMI di sviluppare innovazioni rivoluzionarie ad alto rischio e alto impatto, contribuendo agli obiettivi del Green Deal e al Piano di Ripresa europeo. I temi, come già nel programma di finanziamento alla ricerca di base ERC, sono il cambiamento climatico, la lotta contro il cancro, l’ambiente, l’energia, la società… tutti potenzialmente di interesse comune, e i finanziamenti sono stati pensati per due tipi di innovatori: i ricercatori con idee su nuove tecnologie innovative (Pathfinder); gli imprenditori, le start-up e le PMI che intendono sviluppare innovazioni ad alto rischio (Accelerator). In altre parole, l’EIC vuole sviluppare una sinergia tra il mondo della ricerca applicata e quello delle startup, al fine di portare il più rapidamente possibile l’innovazione verso nuove soluzioni di mercato. Prevede altresì alcuni particolari premi, volti a sostenere certi lati virtuosi dell’innovazione a livello europeo.

EU Prize for Women Innovators (il premio dell’Unione Europea per le donne innovatrici) è il premio indirizzato alle donne imprenditrici che apportano innovazioni rivoluzionarie al mercato. Si tratta di una spinta verso la consapevolezza della necessità di un maggior numero di donne innovatrici, che porti alla creazione di modelli di ruolo al femminile. Il premio viene assegnato alle imprenditrici più talentuose di tutta l’Unione Europea e dei paesi associati a Horizon Europe, che hanno fondato un’azienda innovatrice e di successo.

L’European Capital of Innovation Awards (iCapital) è un riconoscimento annuale assegnato alle città europee – in particolare, quelle con una popolazione compresa tra 50.000 e 250.000 abitanti – che promuovono al meglio l’innovazione nelle loro comunità. In particolare, riconosce il loro contributo allo sviluppo degli ecosistemi locali di innovazione. Creando una rete di persone, luoghi, attori pubblici e privati, le aree urbane possono contribuire sostanzialmente all’innovazione in Europa e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

European Social Innovation Competition (EUSIC) è il concorso europeo per l’innovazione sociale, che mira a sostenere e incentivare le innovazioni che trovano soluzioni ai problemi che affliggono la nostra società.

European Innovation Procurement Awards è, infine, il premio per gli appalti dell’innovazione europea, che sostiene cioè gli acquirenti pubblici e privati che promuovono innovazione e soluzioni innovative in tutte le fasi delle procedure d’appalto.

Tutti i premi previsti nel programma EIC (raccolti sul sito ufficiale) sono gestiti dal Consiglio europeo per l’innovazione e dall’Agenzia esecutiva per le PMI e i vincitori sono scelti da una giuria di esperti indipendenti. Al fine di fornire consulenza e assistenza sullo sviluppo e sulla gestione di tutte le attività dell’EIC, la Commissione ha creato un gruppo diversificato di attori esperti, personaggi chiave in questo nuovo approccio gestionale che vuole tenere al centro la figura dell’innovatore. Provengono infatti da diversi ambiti, come aziende, università, laboratori nazionali e centri di ricerca, e hanno il compito di sviluppare una visione comune e un approccio strategico, grazie alla loro competenza nel combinare una solida conoscenza tecnologica con un approccio pratico che coinvolge lo sviluppo delle imprese e alla loro capacità di comunicare.

Questo è il quadro complessivo che da adesso in poi prenderà forma e assumerà concretezza. Nella giornata di lancio del 18 marzo, infatti, è stato pubblicato il primo programma di lavoro annuale dell’EIC, che apre opportunità di finanziamento per un valore di oltre 1,5 miliardi di euro nel 2021, e sono stati aperti i premi per le donne innovatrici e la Capitale europea dell’innovazione. Come ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva dell’Agenda digitale europea, «Disponiamo ora di un fondo per sostenere le piccole e medie imprese che si dedicano a innovazioni pionieristiche, offrire accesso a capitale proprio e dare una spinta alle start-up innovative. È un modo per convertire la ricerca tecnologica futuristica in innovazione nell’impresa».

 


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Le cause del dilagare dei pensieri suicidi in adolescenza

Analizzando le risposte di un campione di oltre 4.000 studenti italiani, una ricerca del gruppo MUSA del CNR ha evidenziato l’importanza del deterioramento delle relazioni umane nella nascita di pensieri suicidi in adolescenza. È un risultato che conferma quanto suggerito da altri studi ed evidenzia l’urgente bisogno di interventi mirati e contestualizzati, e anche il ruolo centrale e cruciale della scuola nel sostegno del benessere relazionale giovanile.

Crediti immagine: Andreea Popa/Unsplash

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha iniziato ad approfondire l’analisi delle ideazioni suicidarie, anche a causa del loro dilagare. Questi pensieri, diversamente dal suicidio, costituiscono un oggetto di studio su cui è possibile raccogliere dati direttamente dai soggetti coinvolti nel problema. Uno studio su un campione di oltre 4.000 studenti e studentesse delle scuole superiori svolto dal gruppo MUSA del CNR sottolinea l’importanza del deterioramento delle relazioni umane nella nascita di pensieri suicidi in adolescenza.