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La finanza che protegge il rinoceronte

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Tempo di lettura: 4 mins

I Rhino Bond sono titoli obbligazionari per la tutela del rinoceronte nero, la cui popolazione si è ridotta drasticamente dagli anni '70 a oggi. Emessi per un ammontare complessivo di 50 milioni di dollari, gli interessi saranno ripagati se la popolazione dei rinoceronti neri africani situati tra Kenia e Sudafrica (area in cui si concentra il 12% della totalità della specie) aumenterà nei prossimi cinque anni.
Crediti immagine: Mani300/Pixabay. Licenza: Pixabay License

Come salvare le specie animali in via di estinzione facendo ricorso al mercato finanziario? Un binomio inusuale, a tratti utopistico per quelli che la finanza la masticano quotidianamente; eppure si tratta di un tema a tutti gli effetti concreto, che sta investendo Wall Street con obiettivi tutt’altro che irrilevanti. Si chiamano Rhino Bond i titoli obbligazionari che dovranno raggiungere uno scopo ben definito: non solo garantire la conservazione della specie dei rinoceronti neri ma soprattutto puntare a un aumento su scala globale di almeno il 10% nel quinquennio che partirà proprio nel 2020.

Uno strumento finanziario per la tutela del rinoceronte

Il mondo finanziario ha accolto con entusiasmo il lancio di questa iniziativa, affermando che si tratterebbe del primo strumento finanziario mai emesso finora dedicato alla protezione di una specie. Le due entità coinvolte nel lancio del progetto sono la Zoological Society of London, organizzazione benefica di conservazione degli animali e dei loro habitat e responsabile della gestione dello zoo di Londra, e la Conservation Capital, una società che sviluppa soluzioni finanziarie e orientate al business per supportare le aree di conservazione delle specie più importanti al mondo.

Il bond sarebbe stato emesso per un ammontare complessivo di 50 milioni di dollari e con un particolare vincolo per quanto concerne la garanzia del capitale: l’importo sottoscritto e gli interessi promessi saranno ripagati a patto che la popolazione dei rinoceronti neri africani situati tra Kenia e Sudafrica (area in cui si concentra il 12% della totalità della specie) aumenti nei prossimi cinque anni. Il tasso di crescita della specie influenzerà in misura proporzionale la percentuale d'interessi corrisposta agli investitori, che potranno beneficiare delle nuove nascite di una specie in forte declino a partire dal 1970.

Il numero di rinoceronti neri in Africa si è ridotto drasticamente a 2.300 agli inizi degli anni ‘90, dopo aver toccato quota 63.000 negli anni ’70, stando ai dati diffusi dalla International Rhino Foundation. La popolazione attuale conta circa 5.000 esponenti ma il direttore generale della Zoologica Society si dice fiducioso circa il raggiungimento del target previsto dal bond.

Investire per l'ambiente

Il titolo obbligazionario sarà lanciato ufficialmente sul mercato nel primo trimestre del 2020 e non manca l’appetito da parte degli investitori istituzionali e privati verso il tema della conservazione sostenibile, dopo il lancio del documentario TV “made in UK” Blue Planet II di David Attenborough. Il nuovo strumento di impact investing arriva in un momento cruciale, proprio quando i finanziamenti per la conservazione iniziano a ridursi a un ritmo di oltre 1 miliardo di dollari al giorno e le fonti tradizionali di finanziamento, agenzie filantropiche e benefiche, non saranno in grado da sole di colmare il gap.

Il bond presenterà una struttura denominata outcome payments, analoga a quella prevista per l’emissione di strumenti volti al finanziamento di progetti umanitari per la salute e la formazione; un modello rivoluzionario che darà la possibilità agli enti benefici tradizionali, quali organizzazioni multilateriali e governative, di distribuire ricchezza unicamente sulla base dei risultati raggiunti attraverso l’impiego delle risorse ricevute.

Insomma un duplice rendimento finale: non solo il ritorno finanziario “condizionato” per l’investitore ma soprattutto un ritorno sostenibile per l’ambiente quantificabile in termini di effettiva conservazione della specie. Si tratta a tutti gli effetti di una novità assoluta per il cinico mondo finanziario, i cui rischi dovranno essere prontamente smarcati dall’abilità delle organizzazioni coinvolte nel raggiungimento degli obiettivi promessi. Una nuova sfida per gli investitori che dovranno essere disposti a rischiare il proprio capitale per una giusta causa.

La speranza è che il modello di impact investing, supportato da entità finanziarie di rilievo quali Credit Suisse e USB, possa avere un trend di crescita esponenziale nei prossimi anni, in primis per quanto attiene al mondo del finanziamento della conservazione e al ripristino della biodiversità, proprio ora che la lista di specie animali a rischio di estinzione continua a crescere a vista d’occhio.

 

Per saperne di più:

https://www.cnbc.com/2019/07/18/what-is-a-rhino-bond-here-is-all-you-need-to-know.html

https://www.agi.it/cronaca/rinoceronte_bond-5861232/news/2019-07-18/

https://www.ft.com/content/2f8bf9e6-a790-11e9-984c-fac8325aaa04

 


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