fbpx Fabiola Gianotti alla guida del Cern | Scienza in rete

Fabiola Gianotti alla guida del Cern

Primary tabs

Tempo di lettura: 2 mins

Fabiola Gianotti è stata nominata Direttore generale del Cern. E' la prima donna chiamata a dirigere il più grande laboratorio scientifico del mondo. Dopo Edoardo Amaldi, Carlo Rubbia e Luciano Maiani, è il quarto italiano alla direzione generale del Cern.

Fabiola Gianotti, fisico sperimentale, ha già diretto l’esperimento ATLAS del Large Hadron Collider (LHC) presso il CERN di Ginevra. Il 4 luglio 2012 alla International Conference on High Energy Physics ha annunciato la scoperta da parte del suo esperimento e da parte dell’esperimento CMS di una particella consistente con il cosiddetto “bosone di Higgs” previsto dal Modello Standard delle alte energie. Un risultato considerato tra i maggiori in fisica delle alte energie dell’ultimo decennio.

Nata a Roma da padre piemontese, un geologo, e da madre siciliana, un’umanista. Fabiola Gianotti ha frequentato il liceo classico nella capitale italiana, ma è stata conquistata dalla fisica dopo aver letto di Marie Curie, di Albert Einstein e del premio Nobel a Carlo Rubbia nel 1984. Si è quindi trasferita a Milano dove si è laureata e dove nel 1989 ha conseguito il dottorato di ricerca.
Dal 1987 lavora al Cern di Ginevra, il più grande laboratorio di fisica del mondo. Lavora ad ATLAS dal 1992 e ne è stata eletta coordinatrice per due volte, dal 199 al 2003 e dal 2009 al 2013. In quest’ultima occasione l’esperimento, che conta sulla collaborazione di circa 3.000 fisici provenienti da 38 paesi del mondo ed è, pertanto, il più grande esperimento di Big Science al mondo, ATLAS insieme a CMS ha scoperto una particella compatibile con il bosone di Higgs.

Fabiola Gianotti è membro corrispondente dell’Accademia dei Lincei. Ha vinto il premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica  e il Fundamental Physics Prize.

Ha ottenuto numerosi riconoscimenti anche fuori dall’ambito scientifico. È tra i 26 scienziati membri dello Scientific Advisory Board del segretario generale della Nazioni Unite. Nel dicembre 2012 è stata nominata tra le cinque persone dell’anno della rivista Time e l’anno dopo la rivista Forbes l’ha collocata al 78.mo posto nella classifica delle donne più influenti del mondo. È diplomata in pianoforte al Conservatorio di Musica di Milano.

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Biodiversità urbana: com'è cambiata e come proteggerla

Anche le metropoli possono essere ambienti ricchi di specie: secondo un recente studio sono ben 51 le specie di mammiferi che vivono a Roma, alcune di esse sono specie rare e protette. Nel corso degli ultimi due secoli, però, molte specie sono scomparse, in particolare quelle legate alle zone umide, stagni, laghetti e paludi, habitat importantissimi per la biodiversità e altamente minacciati.

Nella foto: Parco degli Acquedotti, Roma. Crediti: Maurizio.sap5/Wikimedia Commons. Licenza: CC 4.0 DEED

Circa la metà della popolazione mondiale, vale a dire ben 4 miliardi di persone, oggi vive nelle città, un fenomeno che è andato via via intensificandosi nell’epoca moderna: nell’Unione Europea, per esempio, dal 1961 al 2018 c’è stato un costante abbandono delle zone rurali e una crescita dei cittadini, che oggi sono circa i