fbpx Confronto tra agricoltura biologica e di precisione | Scienza in rete

Biologica o di precisione: come sarà l'agricoltura del futuro?

Primary tabs

--
Tempo di lettura: 1 min

L’agricoltura, insieme all’energia e ai trasporti, è tra i settori che più dovranno modificarsi per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici. In particolare, mettiamo a confronto con l’agricoltura convenzionale l’agricoltura di precisione e l’agricoltura biologica.

Lo facciamo con Bruno Mezzetti, professore ordinario al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche, e Stefano Bocchi, professore ordinario al Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali all’Università degli studi di Milano.

È possibile compilare un breve questionario prima e dopo aver guardato l'intervista.

Guarda l'intervista

Sigla, interviste e montaggio: Jacopo Mengarelli
 
Crediti
Video: Pexels

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

L'impero dei chip di luce

immagine di intelligenza artificiale

La Cina ha avviato la produzione industriale di chip fotonici: una mossa strategica per ridurre la dipendenza dalle tecnologie occidentali e conquistare nuovi primati nell’era dell’intelligenza artificiale.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Prisma, numero 76, novembre 2025

Se la prima rivoluzione industriale si è basata su materie prime come il carbone e la seconda si è caratterizzata per l'uso dell'elettricità, la terza rivoluzione industriale punta tutto sull’informazione. Così, dopo le miniere e le centrali elettriche, siamo diventati noi la principale risorsa da sfruttare.